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Mascherine: cosa succede il 15 giugno?

Prime aperture di Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità

Dove corre ancora l'obbligo di indossare la mascherina al chiuso contro il covid anche dopo il 15 giugno? "Possiamo liberarci dalla mascherina in questa fase in alcuni contesti, credo che vi sarà un orientamento di conferma sul trasporto pubblico, sui treni a lunga percorrenza e forse ma non è detto sugli aerei". Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), ospite del 'Live In' di SkyTg24. Da stabilire se la proroga riguarderà il trasporto pubblico locale nel suo complesso (tram, bus, metropolitane, treni regionali). Il 15 giugno dovrebbe cadere l'obbligo (previsto fino a metà mese dal decreto Riaperture) di indossare la mascherina Ffp2 in cinema, teatri e spettacoli al chiuso. Anche perché si tratta di luoghi poco frequentati d’estate. Da ricordare che per arene e concerti all’aperto, così come per gli stadi, già non esiste più l’obbligo di mascherina. La decisione arriverà in settimana.

"La situazione, anche alla valutazione della cabina di regia di ieri, evidenzia una netta riduzione dell'incidenza cumulativa che si è abbassata a 207 casi su 100mila abitanti; si è abbassato l'indice di trasmissibilità e anche una riduzione dell'occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive. Gli indicatori sono tutti favorevoli ma non dobbiamo dimenticare che c'è ancora una circolazione di Sars-Cov 2 nelle sue varianti più contagiose. La situazione è quindi sotto controllo ma non da sottovalutare, c'è una buona soluzione ma la pandemia non è finita, stiamo andando verso una circolazione endemica del virus", ha sottolineato Locatelli. "Non è detto che tutti faremo la quarta dose in autunno", ha detto ancora il presidente del Consiglio superiore di sanità.

"Anche questa settimana notiamo una lieve flessione nel tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese che si fissa intorno a 207 casi per 100mila abitanti. Anche l'Rt mostra una tendenza alla flessione, siamo ormai a 0,82, quindi ben al di sotto dell'unità". Lo ha detto ieri il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel consueto video settimanale a commento dei dati sulla situazione epidemiologica nel Paese.

Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica di terapia intensiva - prosegue - siamo rispettivamente al 7,1 e al 2,3 per cento, per cui notiamo una tendenza alla decongestione delle strutture ospedaliere e questo è sicuramente un dato positivo. Dobbiamo comunque continuare a mantenere comportamenti prudenti - avverte - e soprattutto rafforzare il monitoraggio dell'andamento dell'epidemia con un occhio vigile a ciò che accade in altri Paesi, in modo da poter intervenire tempestivamente qualora fosse necessario".

Fonte: Today

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