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Giovedì, 28 Marzo 2024
Coronavirus

La "regola del non convivente" per chi viaggia in auto a Natale

Nessun limite alla mobilità in zona bianca o gialla, le cose cambiano in fascia arancione. Chi ha il certificato verde "base" deve fare attenzione alla durata del tampone

Con il ritorno dei colori delle regioni, ci sono restrizioni da seguire. In occasione poi delle festività, anche gli spostamenti, per qualcuno, saranno "vincolati". Chi si trova nelle aree bianche o gialle può spostarsi liberamente in altre regioni o comuni dello stesso colore. Il discorso cambia per quanto riguarda le zone arancioni: il decreto del governo di fine novembre, l'ultimo pubblicato, prevede che in caso di passaggio in questa fascia le restrizioni non siano automatiche ma che alle attività possano, così come specificato dal Governo: "accedere i soli detentori del green pass rafforzato".

In questo contesto, quindi, anche le regole per gli spostamenti in auto cambiano a seconda se si è vaccinati/guariti o non vaccinati. Solo chi ha il Super green pass potrà spostarsi liberamente al di fuori del proprio comune di residenza, mentre chi non è vaccinato dovrà avere un valido motivo. Con la zona rossa al contrario le restrizioni saranno le stesse per vaccinati e non vaccinati e e sarà permesso entrare e uscire dai territori solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Ma per la maggior parte degli italiani le restrizioni saranno di fatto assenti o minime: fatta eccezione per il Friuli Venezia Giulia non ci sono altre regioni che rischiano di passare in zona arancione e men che mai di finire in lockdown. 

La regola del convivente per viaggiare in auto

C'è, però, un dettaglio che forse nei mesi è sfumato: la "regola del non convivente" è tuttora in vigore. Nelle Faq del governo, infatti, alla domanda: "Posso usare l'automobile con persone non conviventi?" La risposta è: sì, "purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. L'obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore".

In sostanza, nelle vetture private, a meno che non si viaggi con persone conviventi, va innanzitutto tutto evitato che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente. E sui sedili posteriori ci possono essere al massimo due passeggeri, muniti di mascherina. Dunque se il passeggero che sta davanti non è un convivente si potrà viaggiare massimo in 3. Una regola, meglio sottolinearlo, che vale anche nelle zone bianche. 

Per viaggiare in in treno, pullman e aereo servirà il green pass (base)

Per quanto riguarda i viaggi su altri mezzi, con l'ultimo decreto, è stato specificato che l'utilizzo del green pass è esteso a diversi mezzi di trasporto, tra cui autobus, tram e metropolitane nonché treni regionali, aerei e traghetti. Per viaggiare "basterà" il green pass "base" o "rafforzato". Se non si è vaccinati o guariti dal Covid da meno di sei mesi dunque sarà sufficiente fare un tampone antigenico (che dura 48 ore) o molecolare (valido per 72). Quello che alcuni hanno imparato sulla propria pelle nelle ultime settimane è che occorre controllare con attenzione la durata del proprio certificato perché in caso di green pass scaduto il passeggero verrà fatto scendere alla prima stazione utile. Il rischio dunque è quello di dover scendere dal treno (o dal bus) e doversi recare in farmacia a fare un tampone. Le multe sono abbastanza salate: per chi viene sorpreso a salire su treni, aerei, mezzi di trasporto pubblico locale, senza carta verde è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro.  

Fonte: Today.it

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