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A Trento ancora multe a chi non fa la spesa vicino a casa (ma sempre all'interno del comune)

La nuova ordinanza prevede che si possa fare la spesa all'interno del proprio comune, eppure a Trento un cittadino è stato sanzionato per non essersi recato nel negozio vicino a casa

"Volevo andare a controllare che non mi avessero rubato la legna". Così un residente del comune di Trento si è giustificato di fronte agli agenti della Polizia Locale, che lo hanno fermato mentre, in auto, si stava recando alla seconda casa, in montagna. L'uomo è stato multato poichè, eidentemente, la giustificazione non rientra nelle "comprovate necessità". Da lunedì 4 maggio, infatti, è prevista la possibilità di recarsi in auto, da soli, alla seconda casa ma solamente per svolgere lavori di manutenzione per la sicurezza dell'immobile.

Sempre a Trento un altro residente è stato multato perchè sorpreso a fare la spesa non nel negozio più vicino a casa, e nemmeno lungo il tragitto casa-lavoro. L'episodio si riferisce a sabato 2 maggio: il giorno stesso, nella quotidiana conferenza stampa di aggiornamento, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha riferito di un colloquio avuto con il sindaco di Trento sulla questione.

Attualmente rimane il vincolo di fare la spesa nel proprio comune o, qualora non vi siano ngozi di alimentari, nel comune confinante. La città di Trento, chiaramente, rappresenta un'anomalia: il territorio comunale è molto vasto e vi sono decine di supermercati. Fugatti ha spiegato che la legge prevede che ci si sposti per fare la spesa all'interno del proprio comune ma ha puntualizzato così: "Chiediamo però che, per esempio, i residenti di Mattarello non vadano a fare la spesa a Gardolo". 

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