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Soccorso alpino, in un anno più di 1200 interventi: "Un'eccellenza italiana"

I numeri evidenziati dal presidente Walter Cainelli. Durante il lockdown il corpo ha consegnato a domicilio presidi sanitari e pacchi viveri

Più di 1200 interventi in ambiente montano o impervio, per soccorrere 1283 persone. 166 operazioni di Protezione civile per consegnare a domicilio presidi sanitari e pacchi viver (in collaborazione con le altre realtà della Protezione Civile)i, 4 interventi per calamità naturali, 5 interventi di supporto veterinario.

Sono i numeri, riferiti al 2020, del Soccorso alpino e speleologico del Trentino, presentati dal presidente del corpo Walter Cainelli durante un incontro lunedì in provincia con il presidente dell'ente Maurizio Fugatti.

Dei 1221 interventi (tra l'altro in aumento rispetto al 2019 quando erano stati 1148), più della metà hanno riguardato degli escursionisti (il 54%). Seguono mountain bike (11%), alpinismo (5%), ferrate (4%), ricerca funghi (4%), scialpinismo (3%). Si segnalano, inoltre, 9 interventi in valanga (5 persone soccorse), 2 interventi del gruppo tecnico forre e 2 interventi del gruppo speleologico. Le operazioni di ricerca di persone disperse sono state 78 mentre il numero delle false chiamate 23.

“La pandemia ha rappresentato un momento difficile che ha riguardato tutti noi e siamo riusciti a superarlo grazie anche all’impegno di associazioni e volontari che hanno prestato il proprio impegno e il proprio tempo a favore della comunità. Oggi guardiamo con speranza alla riapertura e, in particolare, alla nuova stagione turistica. La sicurezza in montagna, non solo dei turisti ma anche di residenti, passa attraverso una realtà importante qual è il Soccorso alpino e speleologico trentino, che rappresenta un’eccellenza italiana” ha sottolineato il presidente Fugatti. 

Il presidente Walter Cainelli si è detto soddisfatto della collaborazione con le altre associazioni della Protezione civile (vigile del fuoco in particolare): “Credo che il lavoro di coordinamento impostata da tempo stia dando degli ottimi frutti. Esistono ancora delle situazioni da migliorare ma il quadro è molto soddisfacente”. Tra i temi trattati durante l'incontro, anche la futura sede, l’aggiornamento del parco mezzi e, soprattutto, la presenza crescente dei giovani. “L’adesione al Soccorso alpino da parte delle nuove generazioni - hanno concordato i due presidenti - rappresenta un importante momento formativo perché i ragazzi hanno l’opportunità di conoscere e rispettare le regole della montagna e la solidarietà verso le persone in difficolta”.

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