“C’è un emergenza abitativa, ma la Provincia è sorda”
Cgil, Cisl e Uil denunciano: "Da inizio pandemia chiediamo invano alla Giunta di intervenire. Forse sarebbe meglio trasferire le competenze dell'assessora Segnana"
“Le crescenti difficoltà di molte famiglie trentine a trovare un appartamento a prezzo adeguato al proprio reddito testimoniano la correttezza delle denunce che dall’inizio del 2020 cerchiamo invano di portare all'attenzione della Giunta”. Così Sunia, Sicet e Uniat, i sindacati degli inquilini delle tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, tornano a ribadire la necessità che la Giunta Fugatti sostenga economicamente le famiglie trentine con redditi medio-bassi, messe in difficoltà dalla pandemia.
Si è più volte tentato, spiegano i sindacati, sulla scorta di quanto messo in atto a Bolzano e in molte altre città d’Italia, di ottenere risorse sotto forma di sconti sull’affitto per i cittadini che hanno perso il lavoro o hanno patito lunghi periodi di cassa integrazione a causa del covid. Ma “nonostante le sollecitazioni e le richieste di incontro (caduta nel vuoto anche quella inviata qualche giorno fa), la Giunta non ha mai accettato di sostenere i cittadini e le cittadine in difficoltà, né di incontrare il sindacato, lasciando soli anche i Comuni più virtuosi che, con risorse proprie, hanno tentato di dare risposta a chi era in maggiore difficoltà creando però un quadro non omogeneo sul territorio”.
La situazione ora rischia di peggiorare a causa dell’aumento dell’inflazione e del caro energia. "In questo quadro non è più accettabile che oltre 1200 famiglie, trentine e non, siano in attesa di un appartamento di edilizia pubblica mentre Itea ha a disposizione oltre 800 alloggi, vuoti soltanto perché non ristrutturati: si trovi il modo per rendere appetibili questi appalti, in modo che le imprese edili si facciano avanti e si aggiudichino i lavori".
Non è accettabile poi - proseguono i sindacati - che non si sia ancora aperta una discussione formale e allargata su come sfruttare al meglio le risorse destinate dal Pnrr all'edilizia abitativa in Trentino in un'ottica di sostenibilità ambientale e rigenerazione urbana.
"Riteniamo inaccettabile - concludono Cgil, Cisl e Uil - che di fronte alla nostra ultima richiesta di confronto l'assessora alla Salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana abbia risposto con l'ennesimo no, rimandando tutto a una futura conferenza provinciale sull'edilizia abitativa. Forse sarebbe meglio che le competenze in tema di edilizia abitativa venissero trasferite ad altro assessore".