rotate-mobile
L'atleta

Pietro Sighel è tornato a casa: accolto con grande emozione

Orgoglio trentino, il 22enne pattinatore di short track pinetano è appena rientrato in Italia, dopo che ai XXIV Giochi Olimpici di Pechino è riuscito a mettersi al collo ben due medaglie

Felicità e orgoglio per il Trentino e per i trentini nello sport. Il pattinatore Pietro Sighel è tornato a casa, nel suo Trentino e ad accoglierlo, oltre ad amici e parenti, anche la presidente del Coni, Paola Mora, il presidente della Pat Maurizio Fugatti con l’assessore Roberto Failoni, il sindaco di Pinè Alessandro Santuari, l’assessore Umberto Corradini, il componente dell’Isu Sergio Anesi, il presidente della Fisg del Trentino Paolo Deville e il comandante del gruppo Sciatori Giamme Gialle di Predazzo, tenente colonnello Gabriele Di Paolo.

Pietro Sighel accolto in Trentino al ritorno dalle Olimpiadi-2

Accolto nella sede del Comitato Provinciale di Trento del Coni, il 22enne pattinatore di short track pinetano è appena rientrato in Italia, dopo che ai XXIV Giochi Olimpici di Pechino è riuscito a mettersi al collo ben due medaglie, l’argento nella staffetta mista sui 2000 metri e un bronzo nella staffetta maschile sulla distanza dei 5000 metri.

"Avrei messo la firma se alla vigilia delle Olimpiadi mi avessero detto che sarei tornato con due medaglie al collo. In verità non ho ancora realizzato pienamente quanto sono riuscito a fare, ora dopo ora ne sto prendendo contezza. Per chiudere il cerchio mancherebbe una medaglia d’oro e lavoreremo per conquistarla fra quattro anni sulla pista di casa per il grande evento del 2026", ha raccontato Pietro. A celebrare la doppia medaglia c'erano anche la sorella Arianna, il compagno di squadra Jeffrey Rosanelli e i genitori Roberto e Veronica.

L'atleta Pietro Sighel a casa dopo le Olimpiadi-2

Nel proprio intervento Paola Mora ha voluto evidenziare il valore della famiglia dietro ai risultati di un campione: "La straordinaria olimpiade di Pietro è giunta grazie ad un percorso fatto di sacrifici, dedizione e grande organizzazione dell’atleta, ma soprattutto dall’altruismo e dall’abnegazione di mamma e papà, sempre disponibili per i propri figli nei momenti esaltanti, ma pure nelle numerose difficoltà che uno sportivo incontra nel su cammino agonistico".

Ha sottolineato l’importanza di queste medaglie il presidente Fugatti: "Voglio ringraziare Pietro per le emozioni che ci ha regalato e per il fatto di aver portato in alto i colori del Trentino nel massimo evento sportivo al mondo. Due medaglie che significano molto perché testimoniano le capacità sportive dei nostri ragazzi, e al tempo stesso valorizzano l’evento a cinque cerchi che da lunedì, quando andremo a ritirare la bandiera olimpica a Malpensa, ci accompagnerà per quattro anni. Un percorso di sfide e siamo sicuri di grande soddisfazione".

Infine l’assessore Failoni ha voluto soffermarsi sul valore di queste medaglie: "I grandi successi non arrivano a caso. Tanti sono i sacrifici, gli sforzi e la dedizione di Pietro e dei suoi compagni, ma prezioso e indispensabile è il contributo di chi sta dietro le quinte, in primis la famiglia, quindi gli allenatori, le società e le federazioni. La nostra giunta ha sempre creduto e investito molto nello sport, e penso che queste straordinarie emozioni ci ripagano. Ed ora non ci resta che dare il massimo per la sfida delle Olimpiadi di casa del 2026".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pietro Sighel è tornato a casa: accolto con grande emozione

TrentoToday è in caricamento