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Sicurezza sul lavoro, +33,2% di infortuni nell'edilizia

I sindacati Fillea, Filca e Feneal chiedono subito un tavolo di coordinamento provinciale: “L’aumento dei lavori trainato dal 110% non può essere pagato in vite umane"

Tra il primo trimestre 2022 e lo stesso periodo del 2021 le denunce di infortunio nell’edilizia in provincia di Trento sono cresciute del 34 per cento, passando da 104 a 158. Nelle costruzioni si è passati da 75 a 112, nei lapidei da 4 a 13, nella lavorazione del legno da 83 a 89, nell’estrazione minerali da cava da 2 a 4. I dati, dell’Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), sono stati riportati lunedì 9 maggio nella conferenza stampa organizzata dai sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil dopo l’ennesimo incidente sul lavoro: quello di Sfruz, dove un operaio comunale si è ribaltato con un trattore tagliaerba.

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Ancora: tra il 2020 e il 2021 gli infortuni sono cresciuti del 33,2 per cento nelle costruzioni. “Sono numeri che richiedono un livello massimo di attenzione. Serve intervenire subito su prevenzione e controlli se non vogliamo rischiare che la situazione vada fuori controllo”, dicono Sandra Ferrari, Fabrizio Bignotti e Matteo Salvetti, segretari generali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.

La sicurezza nell’edilizia è di recente finita anche nel mirino dei carabinieri di Trento: il settore è in crescita, incentivato dai lavori di ristrutturazione del bonus 110 per cento. A confermarlo sono di nuovo i numeri: gli addetti iscritti in cassa edile sono 9,717 (erano 7mila nel 2017) e le ore lavorate sono arrivate a 9,5 milioni (1,3 milioni in più rispetto al 2017). A crescere sono soprattutto i nuovi ingressi: persone che prima erano in altri settori e che adesso si sono spostati in edilizia. In forte aumento anche i lavoratori stranieri che oggi sono 3.867 (il 20,4 per cento in più).

Per i sindacati mancano controlli sufficienti e in grado di ispezionare le condizioni di lavoro nei tantissimi cantieri avviati grazie al bonus. Eppure le visite preventive effettuate dai tecnici del centro di formazione professionale e prevenzione infortunistica dell’edilizia (Centrofor) sono aumentate: oltre 1100 nel 2021, 1300 quelle preventivate per il 2022. “Avevamo richiesto ad Ance e Associazione artigiani, in occasione del rinnovo del contratto provinciale di settore, di istituire la figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale, ma è stata ritenuta superflua”. Che oggi tornano a chiedere che convocato quanto prima il tavolo di coordinamento provinciale sulla sicurezza.

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