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Botta e risposta

Scuole aperte a luglio, Bisesti: "Non un servizio per pochi, guardate i dati"

Botta e risposta tra consigliera e assessore in merito al prolungamento dell'anno scolastico, un'iniziativa portata avanti dalla Giunta provinciale

A poco più di mezz'ora dalla divulgazione dalla richiesta di chiarimenti e trasparenza della consigliera provinciale del Pd, Lucia Maestri, nella mattinata di martedì 7 febbraio, sono arrivati i chiarimenti sui dati sul "prolungamento estivo della scuola dell’infanzia", insieme ad alcune precisazioni dell’assessore Mirko Bisesti.

"In risposta ad alcune affermazioni riferite ai dati sul servizio di prolungamento estivo dell’apertura delle scuole dell’infanzia, vorrei innanzitutto ricordare che le scelte dell’Amministrazione provinciale si sono basate su diversi confronti effettuati tra il Servizio Attività educative per l’Infanzia e tutti gli attori coinvolti - commenta l'assessore all’istruzione -. A tale proposito ricordo che, sin da subito, è stato istituito un Tavolo apposito, costituito dai rappresentanti delle associazioni degli enti gestori delle scuole dell’infanzia equiparate (Federazione scuole materne, Coesi, Asif Chimelli), dai rappresentanti dei Comuni individuati dal Consiglio delle autonomie locali, oltre che dai referenti provinciali e con la mia presenza. Questo Tavolo ha avuto il compito di analizzare e monitorare la situazione e in particolare i dati riferiti alle iscrizioni e alla frequenza nel mese di luglio, per valutare se la sperimentazione in oggetto dovesse essere prorogata o se fosse preferibile procedere a un’esternalizzazione del servizio coinvolgendo il terzo settore".

Dopo le dovute precisazioni, Bisesti ha comunicato anche i dati. "A questo proposito desidero, in questa occasione, esplicitare ulteriormente gli esiti dei monitoraggi effettuati dal Tavolo che ci hanno convinto nel proseguire a offrire questa opportunità alle famiglie del nostro territorio", prosegue l'assessore. Secondo quanto divulgato dalla PaT, la struttura ha raccolto e analizzato dapprima la frequenza annuale media alle scuole dell’infanzia provinciali riferita all’ultimo anno pre Covid (2018/2019), che ha evidenziato che la stessa è "in media dell’80% durante tutto l’anno scolastico". I dati nel dettaglio:

Frequenza annnuale media a.s. 18-19

È stato poi raccolto il dato degli iscritti a luglio 2021 che è pari a 7.666 bambini (dei 13.795 bambini iscritti all’anno scolastico 2020/2021); di questi bambini iscritti a luglio 2021 ed è stato verificato che per tutte le scuole infanzia provinciali ed equiparate "circa l’83% ha frequentato il servizio". 

La struttura ha raccolto e analizzato i dati d'iscrizione all’anno scolastico 2021/2022, comprensivo di luglio 2022, che sono stati pari a 7.905 bambini (dei 13.400 bambini iscritti all’anno scolastico 2021/2022), verificando un aumento pari a 239 bambini rispetto a luglio 2021. Per valutare l’effettivo interesse del servizio si è quindi raccolto il dato della frequenza effettiva in tutto l’anno scolastico 2021/2022, che è pari al 75%, e si è paragonata con la frequenza del mese di luglio 2022, che è anche pari al 75%. Nel dettaglio:

Frequenza annnuale media a.s. 21-22

Da questi dati si è desunto che la frequenza del mese di luglio 2022 è maggiore della frequenza del mese di giugno ed è oltretutto costante su tutte e quattro le settimane del mese. 

"Credo davvero che questi dati smentiscano le affermazioni secondo le quali il prolungamento estivo dell’apertura delle scuole dell’infanzia nel mese di luglio è da ritenersi un servizio per pochi e non frequentato - conclude l'assessore Bisesti -. L’intento dell’Amministrazione provinciale è quello di sostenere le famiglie nell’educazione e nella formazione dei figli, ancor di più in un periodo storico in cui le contingenze economiche nazionali e internazionali mettono a dura prova la quotidianità di tutti, garantendo un servizio universale di alta qualità, diffuso su tutto il territorio provinciale e in grado di fornire ai bambini un’opportunità educativa di grande spessore. Vorrei anche sottolineare che la gran parte dei bambini con bisogni educativi speciali ha usufruito del servizio delle scuole dell’infanzia nel periodo di apertura a luglio, permettendo così di garantire agli stessi un servizio di qualità con gli insegnanti da loro conosciuti".

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