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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il ricordo

È scomparso Giuliano Morandi, già primario di ginecologia a Trento

Si devono a lui l'introduzione del pap-test e l’avvio dello screening del carcinoma del collo uterino. "A fine giornata si spostava sul territorio per spiegare alla popolazione come prevenire i tumori", ricorda il presidente dell'ordine Ioppi

Era arrivato all'ospedale di Trento nel 1955 e nel 1974 era diventato primario di ginecologia. Si è spento all'età di 92 anni Giuliano Morandi, medico che "ha legato il suo nome alla storia e allo sviluppo dell'ostetricia e della ginecologia in Trentino", ricorda oggi Marco Ioppi, presidente dell'ordine dei medici di Trento. E ancora: "Ha creato e fatto crescere un reparto di ostetricia e ginecologia che è diventato punto di riferimento di tutto il Trentino, fortemente apprezzato anche a livello nazionale".

Gli anni del primariato sono stati contraddisti da un forte lavoro di organizzazione e ristrutturazione del reparto. Sul piano medico e scientifico aveva puntato sulle tecniche innovative e di avanguardia portando a Trento novità importanti per la cura delle pazienti. Questo grazie anche alla specializzazione conseguita in oncologia. L'introduzione all’ospedale di Trento della chirurgia mininvasiva vaginale, del taglio cesareo con incisione cutanea trasversale e del pap-test, nonché l’avvio dello screening del carcinoma del collo uterino erano state sue creature.

Dal 1961 al 1971 ha diretto l’ambulatorio del Consorzio provinciale tumori e si era impegnato per la Lega tumori della Provincia di Trento. Erano stati anni di forte lavoro, ricco anche di soddisfazioni e riconoscimenti, come ricordano i medici che hanno lavorato con lui. Era impegnato sia sul fronte ospedaliero sia all’esterno, attraverso attività di promozione e sensibilizzazione: "Spesso a fine giornata si spostava in vari paesi e borghi del Trentino per parlare alla popolazione di tumori e spiegare come prevenirli, dove possibile, e come scoprirli in tempo, attraverso lo screening del pap-test per il tumore del collo uterino e della mammografia per quelli del seno", ricorda Ioppi.

"Pretendeva da tutti serietà professionale, studio, ricerca, aggiornamento continuo, armonia e motivazione. L’umanità e la tenerezza che metteva nella cura delle pazienti che a lui si affidavano voleva diventassero preciso comportamento di ogni operatore del suo reparto", conclude il presidente.

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