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L'8 marzo, Non una di Meno in piazza: lottare insieme

In tutto il mondo, sarà sciopero femminista e transfemminista per tutte e tutt!

Dopo un corteo che ha visto la partecipazione di 100mila persone a Roma contro la violenza maschile sulle donne e di genere il 27 novembre e la partecipatissima assemblea nazionale online, Non una di Meno chiama ancora una volta lo sciopero femminista e transfemminista. 

"Due anni di pandemia hanno peggiorato le condizioni di vita e di lavoro di donne e persone lgbtqia+, aumentando isolamento e povertà attraverso licenziamenti e smart-working e l'esposizione alla violenza maschile e di genere in casa" sottolinea in una nota di Non una di meno.  
 
E' partito a inizio febbraio, a un mese dall'8 marzo, il countdown verso lo sciopero femminista e transfemminista, un processo politico in grado di dare visibilità alle diverse condizioni in cui si trovano donne, migranti, precarie, lavoratrici costrette al part-time obbligatorio o impiegate nei servizi essenziali, persone lgbtqia+ sulla cui pelle si è giocato l'affossamento del DdlZan. 

Dall'analisi del movimento, "le politiche per la ricostruzione post-pandemica, su tutte il Pnrr e la Strategia nazionale per la parità di genere, prevedono false soluzioni alla disparità salariale, come sgravi fiscali alle aziende e finiscono per promuovere la carriera di alcune a scapito di altre, soprattutto precarie e migranti. Mentre alcune donne potranno diventare manager, le migranti continueranno a dover fare lavori di cura sottopagati e sfruttati per mantenere il loro permesso di soggiorno".  

Sono queste le ragioni che rendono ancora più urgente lo sciopero femminista e transfemminista che chiama a raccolta con una lettera aperta tutt coloro che "collettivamente vogliono lottare contro la violenza maschile sulle donne e di genere". Il movimento femminista e trasfemminista ha inoltre affermato con forza che "I sindacati dovrebbero assumersi la responsabilità politica di sostenere lo sciopero femminista e transfemminista garantendo la copertura sindacale a lavoratrici e lavoratori, mandando la comunicazione dello sciopero sui posti di lavoro, nel rispetto dell'autonomia del movimento femminista".

Lo sciopero femminista e transfemminista non sarà solo astensione dal lavoro salariato. Consapevoli delle difficoltà e dei limiti di uno sciopero sindacale, in particolare nel momento in cui tantissime donne hanno perso il lavoro, il lavoro è sempre più precario, è sempre più difficile rinunciare a una giornata di paga, Non Una di Meno vuole fare dello sciopero uno strumento che mostri tutti gli ambiti in cui la violenza patriarcale si riproduce e che dia la possibilità di lottare insieme contro di essa. L'8M, in tutto il mondo, sarà sciopero femminista e transfemminista per tutte e tutt!

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