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Sant'Anna di Sopramonte: scavi archeologici per cercare DNA

Alla ricerca di DNa con le più sofisticate tecnologie non invasive al sito archeologico del Monte Bondone

Una nuova stagione di studio e di ricerca per il sito archeologico di Sant'Anna a Sopramonte, sul Monte Bondone. Il Dipartimento di Biologia e Museo di Antropologia dell’Università di Padova ha infatti scelto Sant'Anna quale sede di una summer school in Bioarcheologia in cui è coinvolta anche la Appalachian State University (Carolina del Nord, USA). La nuova collaborazione attivata da Soprintendenza e Università di Padova è regolata da un protocollo d'intesa il cui schema è stato approvato oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore alla cultura. 

Il lavoro dei partecipanti consisterò nello scavo di sepolture che saranno poi analizzate in laboratorio secondo le più recenti metodologie disponibili: fra queste, ad esempio, un nuovo sistema di preanalisi all’infrarosso, non invasivo né distruttivo, per verificare la presenza di DNA prima di procedere alla vera e propria analisi dello stesso DNA. 

L'intesa con l'Università di Padova permetterà di implementare la ricerca non solo sul versante paleoantropologico ma anche sul deposito archeologico sotteso al sito monumentale attraverso l’esecuzione di nuove indagini, previste a luglio, all’esterno del complesso monumentale.

Il complesso riveste, senza dubbio, un alto interesse sia sotto il profilo architettonico che per la potenziale mole di informazioni di natura archeologica ancora conservata nel sottosuolo, come hanno dimostrato i sondaggi aperti negli ultimi anni nel quadro di una collaborazione fra la Provincia Autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni culturali (Ufficio beni architettonici e Ufficio beni archeologici) e l’ASUC di Sopramonte.
 

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