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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Ala

Il santuario di San Valentino verrà restaurato

Ieri si sono celebrati i 100 anni dalla sua riapertura al culto con la partecipazione della comunità di Ala e del vescovo Lauro Tisi

Grande partecipazione della comunità di Ala, ieri, domenica 18 settembre, alle celebrazioni per i cento anni dalla riapertura al culto del santuario di San Valentino.

Il santuario di San Valentino è uno dei simboli per la comunità cattolica locale, non solo di Ala ma anche di Avio e di tutta la Bassa Vallagarina. Qui sono conservate da cento anni delle reliquie che si ritiene siano appartenute al santo, divenuto poi patrono degli innamorati.

Il santuario, che si trova sul colle soprastante Marani di Ala, venne riaperto al culto nel 1922, cento anni fa. Per celebrare questa ricorrenza ieri mattina si è tenuta una cerimonia alla presenza del vescovo Lauro Tisi. Erano presenti anche i sindaci di Ala e Avio, il presidente del Consiglio provinciale, i vertici della Cassa rurale Vallagarina e diversi rappresentanti della comunità locale.

La messa è stata concelebrata dal parroco don Alessio Pellegrin. Cori parrocchiali e banda sociale hanno cantato in chiesa, mentre varie associazioni del territorio hanno offerto un momento di convivialità a fine cerimonia.

Il santuario fu riaperto nel 1922 quando vennero riportate qui le reliquie di San Valentino, spostate ad Ala durante la prima guerra mondiale. In quell’occasione, una lunghissima processione salì da Ala fino al colle.

Durante la Grande Guerra, infatti, il santuario, costruito circa 700 anni fa, divenne ospedale di guerra, mentre nella Seconda fu deposito di armi. Nel tempo è diventato sacrario militare e punto di riferimento per i fedeli.

Durante la scorsa settimana le reliquie sono state portate in tutte le frazioni e ad Ala per l'adorazione, fino al ritorno nella chiesa di San Valentino sabato sera, per la cerimonia di ieri, fortemente voluta dal parroco don Alessio, che si è attivato per recuperare la tradizione e creare un importante momento di comunità.

Ora il santuario verrà restaurato. L’importo dei lavori arriva a quasi 500mila euro, in parte garantiti dalla Provincia, con contributi del Comune e della Cassa rurale. La quota rimanente verrà coperta dalla parrocchia.

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