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Rovereto, tariffe rifiuti 2022: cala la spesa per i cittadini

La Giunta comunale vara le nuove tariffe: -4% per le utenze domestiche, - 30,80% per le utenze non domestiche. Nonostante gli aumenti fissati dalla Provincia, per i quali Dolomiti Ambiente chiederà una verifica ad Arera, anche quest’anno i costi si sono abbassati

Chi più inquina, più spende. E’ questo il principio alla base del piano tariffario dei rifiuti di Rovereto che quest’anno segna una riduzione dei costi fissi a carico degli utenti a partire dalle bollette che arriveranno dal mese di luglio/agosto.

Le tariffe dipendono dai costi esposti dal Gestore Dolomiti Ambiente e dalle regole di calcolo fissate da un’autorità nazionale denominata ARERA. Il Comune di Rovereto applica da ormai 9 anni la tariffa puntuale, con un servizio di porta a porta gestito dalla Società Dolomiti ambiente srl, partecipata dal Comune che, nonostante l’aumento stabilito dalla Provincia di Trento a fine dicembre,, è riuscito ad applicare una politica a favore degli utenti.

A Rovereto la percentuale di raccolta differenziata è salita in modo deciso, passando dal 63,5% del 2012 al 83% del 2021: la qualità raggiunta dal servizio è stata garantita anche e soprattutto grazie alla virtuosità dei cittadini roveretani, che si dimostrano quotidianamente attenti e rispettosi delle regole di differenziazione e di corretto conferimento.

“Grazie al comportamento vituoso dei cittadini e al lavoro costante di miglioramento del servizio - commenta l’assessore Andrea Miniucchi - siamo riusciti a ridurre i costi per gli utenti. Nel calcolo tariffario 2022 è stata notevolmente diminuita la parte fissa della tariffa per spostare il peso soprattutto sulla parte variabile, in quanto maggiormente rispondente al principio che “chi inquina paga” e quindi in grado di premiare chi meglio si comporta nei confronti dell’ambiente”.

Dalla Relazione di Dolomiti Ambiente si deve constatare però che ancora permangono utenti che usano sacchi non regolamentari o che abbandonano rifiuti per le strade o nei cestini, ma la Società, affiancata anche dalle forze dei Vigili urbani, conduce una attenta attività di verifica e controllo sul territorio per arginare queste irregolarità.

Dal punto di vista delle tariffe i risultati di questa virtuosità sia del servizio che dei cittadini corretti, si trasforma tangibilmente in una sostanziale stazionarietà negli anni e per il 2022 in una diminuzione della pressione delle prossime bollette, non solo per le utenze domestiche ma anche per le utenze non domestiche, queste ultime particolarmente gravate dalla crisi correlata alla pandemia da COVID-19.

La tariffa rifiuti si compone di una quota fissa correlata ai costi fissi del gestore il cui calcolo è legato alla superficie dei locali ed al numero dei componenti, e di una quota variabile correlata al reale rifiuto conferito.

In dettaglio gli utenti roveretani vedranno nelle prossime bollette che arriveranno in luglio/agosto:

  • per le utenze domestiche un calo della componente di quota fissa pari al 4,0%
  • per le utenze non domestiche un calo della componente di quota fissa pari al 30,80%
  • per le utenze sia domestiche che non domestiche uno spostamento dei costi sulla parte variabile con il costo unitario della quota variabile pari ad 0,1576 euro/litro, corrispondente ad un incremento di 0,0076 euro/litro (nel 2021 il costo unitario era pari a 0,15 euro/litro);

Nel dettaglio per chiarire maggiormente il peso della bolletta 2022 si riportano alcuni semplice esempi:

  • unico occupante residente in 86 mq nel 2022 paga 103,24 euro annui (nel 2021 - 103,76 euro)
  • due occupanti residenti in 122 mq nel 2022 pagano 165,10 euro annui (nel 2021- 166,33 euro)
  • sei occupanti residenti in 150 mq nel 2022 pagano euro 318,96 annui (nel 2021 - 320,43 euro)
  • un negozio di parrucchiere in 69 mq nel 2022 paga euro 122,15 annui (nel 2021 - 148,63 euro)
  • un ristorante in 240 mq nel 2022 paga 1.517,81 annui euro (nel 2021 - 1.994,14 euro)

Già dal 2021 gli utenti roveretani si sono visti consegnare nuovi sacchetti per il residuo, dotati di un codice “tag”collegato al nome dell’utente.

Il Gestore a consuntivo d’anno ha comunicato però un dato statistico che porta alla necessità di ripensare alla prospettiva di togliere il volume minimo obbligatorio, in quanto ha potuto constatare che :

  • 9215 utenze, pari al 49%, hanno ritirato e MAI utilizzato i sacchi con tag; 
  • 264 utenze, pari al 17%, NON hanno ritirato sacchi con tag;
  • 3684 utenze, pari al 19%, hanno ritirato la dotazione, ma hanno utilizzato pochi sacchi;

Sulla base di questi dati l’Amministrazione, in accordo con il Gestore ha deciso di mantenere in bolletta un volume minimo obbligatorio di sacchetti prepagati, al fine di garantire all’utenza una dotazione minima che dovrebbe servire soprattutto per disincentivare l’abbandono ingiustificato o l’utilizzo di sacchetti non convenzionali. É comunque consentito per il 2022 l’uso dei sacchetti con “tag” già ritirati l’anno scorso e non ancora completamente utilizzati.

Si ricorda infine che è sempre attiva la forma di sostituzione del Comune nel pagamento della quota fissa per le utenze che a seguito di malattia utilizzano molti tessili sanitari e che dal 2021, in accordo con Dolomiti Ambiente e con le farmacie del territorio che hanno aderito al servizio, è in vigore una nuova modalità di distribuzione dei sacchetti per la raccolta di detti tessili, prevedendone la distribuzione direttamente in farmacia al momento del ritiro dei presidi. La richiesta di poter usufruire dell’agevolazione va prima fatta direttamente al Gestore Dolomiti Ambiente.

Il Gestore nella propria relazione rimarca che “ soprattutto si deve evidenziare l’effetto della recente delibera n. 2390 del 30/12/2021 con la quale la Giunta provinciale ha stabilito in 225,00 euro/t la tariffa per il conferimento in discarica dei rifiuti urbani per l’anno 2022, con un incremento del 40,6%, che, a parità di conferimenti per Dolomiti Ambiente varrà un maggior onere di circa 236.000 euro. Al proposito si informa di voler chiedere un parere ad Arera sulle modalità di recupero di tali maggiori oneri, premesso che si ritiene che l’aumento deliberato dalla PAT sia in contrasto con quanto disciplinato dall’art. 5 della delibera Arera n. 363/2021 di definizione del nuovo MTR-2 e dall’art. 23 dell’Allegato A alla medesima, per i quali sarebbero ammessi solo aumenti in linea col tasso di inflazione programmata e ad un fattore che tiene conto delle caratteristiche tecnologiche e ambientali dell’impianto. L’effetto combinato di questi due elementi supera il valore di 297.058 euro quale “remunerazione del capitale investito” risultante dal Pef di Arera per il 2022”.

“Questo aumento dei costi, approvato dalla Giunta provinciale nonostante il parere contrario dei Comuni - conclude l’assessore Miniucchi - ricade pesantemente sui costi di gestione del servizio e quindi sulle tariffe praticate all’utente. Il rischio è che il prossimo anno a pagare le scelte della Provincia saranno i cittadini, con la conseguenza di vanificare gli sforzi del Gestore, dell’Amministrazione comunale ed in ultima ricaduta dei contribuenti roveretani virtuosi che dovranno subire loro malgrado un aumento delle tariffe”.

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