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Rovereto, 5,5 milioni di euro contro il rischio idrogeologico

Al contenimento del fiume Adige in località Val di Riva va l'intero finanziamento stanziato per il Trentino dal governo

Anche Rovereto rientrerà nel pacchetto di fondi stanziato del governo per la “messa in sicurezza del Paese in relazione al rischio idrogeologico”. Al Trentino sono destinati 3 milioni e 991 mila euro. Soldi che andranno interamente alla città della quercia con l’obiettivo di contenere il fiume Adige in località val di Riva. L’intervento nel complesso richiederà 5,5 milioni di euro. Il milione e mezzo restante ce lo metterà la Pat.

Da sempre la località Val di Riva è considerata a rischio alluvioni a causa dell’esondazione del fiume Adige. Negli ultimi 100 anni si sono registrati almeno 7 eventi. Nella carta del pericolo alluvionale fluviale, l’intera zona - che abbraccia aree residenziali, produttive e agricole - è considerata a rischio medio-elevato. Una pericolosità confermata nell’autunno 2018 quando, in seguito alla tempesta Vaia, si è resa necessaria l’evacuazione di circa cento persone, senza parlare dei danni economici.

Il progetto per arginare l’Adige in val di Riva

“Lo studio di fattibilità messo a punto dalla Provincia ha consentito di confrontare le possibili soluzioni e ha individuato una scelta progettuale che consentirà di proteggere la ventina di edifici presenti lungo via Valdiriva, attraverso la realizzazione di un nuovo argine che si svilupperà in parte lungo la sponda del fiume e in parte lungo la viabilità comunale”, spiegano il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l’assessore all’Agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli.

Il cronoprogramma dei lavori prevede nel 2022 una fase preparatoria con la progettazione preliminare, la valutazione di impatto ambientale, la progettazione definitiva e gli atti che ne conseguono. In parallelo si svolgeranno anche le procedure di esproprio necessarie a realizzare il progetto. Nel 2023 e nel 2024 ci saranno invece la progettazione esecutiva, le gare d’appalto e l’inizio lavori che proseguiranno fino alla prima metà del 2026, data prevista per il collaudo. 

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