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Cambio di regia a "Le Due Spade", dopo 40 anni non sarà più dei Peterlana

Una scelta sofferta, ma che era nell'aria da tempo. Il covid? Solo un "acceleratore del processo"

Cambio di vita per Massimiliano Peterlana, alla guida del ristorante «Le Due Spade», uno dei più antichi luoghi di ristorazione della città di Trento, gestito da quarant’anni dalla sua famiglia. Dal 1° di agosto Massimiliano volterà pagina. "La decisione di dedicarmi ad altro - spiega Massimiliano - era da tempo nei miei desideri e non è direttamente legata alla lunga crisi che stiamo attraversando. Certo sono stati mesi molto difficili, per tutti e soprattutto per il mondo della ristorazione. Ma il nostro ristorante è una realtà solida, con una clientela ampia e molto affezionata. Le ragioni, semmai, sono legate alla voglia di cambiare vita, di accogliere nuove sfide, di liberare energie che da tempo reclamano spazio". Come è avvenuto per molti settori, anche in questo caso la crisi sanitaria scatenata dal coronavirus ha avuto il ruolo di “acceleratore di processo". 

L'idea di stravolgere i piani, c'era infatti da prima che il coronavirus entrasse nelle vite di tutti. "Già prima della pandemia - racconta Massimiliano -, stavo riflettendo sul mio lavoro: dopo tanti anni d’impegno avevo la percezione di essere giunto al termine di un’esperienza. La mancanza di nuovi stimoli, la sensazione di aver perduto il consueto entusiasmo, la consapevolezza di aver dato il più e il meglio nella crescita del mio ristorante sono stati i fattori che mi hanno corroborato in questa decisione. Oggi il ristorante è in una delle fasi più belle della sua storia. È quindi arrivato il momento di voltare pagina".

A fianco a queste, ci sono anche altre motivazioni, non meno importanti: "Ho ereditato questo bellissimo lavoro da mio padre e da mia madre, ma i miei figli hanno progetti diversi per la loro vita, per i quali ho molto rispetto. Tramontata l’ipotesi di una continuità in seno alla mia famiglia, ho quindi capito che l’esperienza de Le Due Spade potesse essere, per quanto ci riguarda, da considerarsi conclusa. Anche le vicende più belle e longeve hanno una fine. Certamente, per un esercizio antico di oltre cinquecento anni come il nostro, la storia non può certo finire qui. Il ristorante riaprirà con nuove persone, con un nuovo progetto, con nuove energie".

"Certo - prosegue Massimiliano - non è stata una decisione facile. Non si liquida un’esperienza così ricca e duratura con leggerezza. I periodi di chiusura causati dal virus, tuttavia, mi hanno aiutato a prendermi il tempo per una riflessione profonda e consapevole. Si tratta di una decisione sofferta ma anche molto serena: sono stati anni molto intensi, meravigliosi, dove ho voluto spendermi molto per la crescita del locale e durante i quali devo dire di aver anche ricevuto molto: dal territorio, dagli operatori del mio settore, dai clienti trentini o di passaggio nella nostra città: a tutti mi sento di dire un grande grazie".

Quale sarà il futuro lavorativo di Massimiliano? "Il mio desiderio è quello di operare nel solco dell’esperienza maturata in questi anni. Per questa ragione, intensificherò il mio impegno dentro l’associazione di categoria che ho avuto l’onore di rappresentare negli ultimi anni, Confesercenti del Trentino, affiancando il mio attuale ruolo di vice presidente con altre funzioni di responsabilità. Inoltre, un obiettivo a cui tengo molto è quello di valorizzare la mia esperienza trentennale nel settore, sia attraverso l’attività di consulenza, sia attraverso l’attività didattica, collaborando con le scuole alberghiere del territorio".

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