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Giovedì, 25 Aprile 2024
UE

“Rispondiamo alle domande dei cittadini e alle esigenze del territorio”

Distribuisce informazioni sull’Europa a livello locale e porta le loro istanze a livello comunitario, facendoli sentire parte viva e attiva dell’Unione. Ecco di cosa si occupa l’ufficio Europe Direct di Trento

Servono a connettere i territori con l’Ue, informando la cittadinanza circa le attività delle istituzioni comunitarie nonché le politiche europee. E fanno arrivare la voce dei cittadini fino a Bruxelles, portando l’Europa nelle realtà locali. Sono gli Europe Direct, i centri creati da Parlamento e Commissione Ue in tutti gli Stati membri. Per conoscere l’ufficio di Trento abbiamo parlato con Giorgia Zatelli.

Cos’è l’Europe Direct e quando è nato? Di cosa vi occupate?

La rete d’informazione Europe Direct, lanciata nel 2005, agisce come intermediario tra l’Ue e i cittadini a livello locale. È promossa e coordinata dalla Direzione generale Comunicazione della Commissione europea e conta 45 centri in Italia (dal 2021). In Trentino la rete Europe Direct si è sviluppa nel 1997 prima come Rural Carrefour europeo Alpi (fino al 2004) e in seguito come ED Trentino. Ogni centro ED fornisce ai cittadini un servizio immediato di risposte alle loro domande; offre pubblicazioni, opuscoli e guide gratuiti sul funzionamento dell’Unione, sulle principali politiche comuni nonché sulle opportunità di finanziamento per enti, imprese e organizzazioni della società civile; collabora con il mondo della scuola e della società civile per sensibilizzare i giovani ed i cittadini ai temi della cittadinanza e dell’integrazione europea; informa e collabora con i media; opera a livello locale, in collaborazione con diversi soggetti istituzionali del settore pubblico, privato e del non-profit per comunicare l’Ue; organizza eventi per promuovere attivamente il dibattito locale e regionale sull’Unione; coopera con altre reti di informazione e di sviluppo locale, nazionali o comunitarie; fornisce regolarmente un feedback alle istituzioni europee, comunicando loro i pareri, i suggerimenti, le preoccupazioni e le osservazioni dei cittadini.

Qual è secondo voi la percezione che hanno i cittadini del vostro territorio dell’Ue?

Pochi cittadini sono coscienti dell’effettivo ruolo dell’Ue nella nostra vita quotidiana. Molti riportano lamentele di vario tipo per sentito dire e faticano a documentarsi in maniera idonea. I giovani si lamentano che ci sono poche iniziative e quando ci sono, non partecipano.

Perché secondo voi è importante la Conferenza sul futuro dell’Europa?

È la prima volta che l’Ue propone questo esercizio di democrazia partecipata. È un atto di responsabilità sul processo di autovalutazione in un’ottica di miglioramento, di avvicinamento alla cittadinanza e di trasformazione delle istituzioni che intendono dare risposte sempre più appropriate. È valorizzare il territorio e l’ascolto di tutti i cittadini, è porsi in un’ottica di ascolto per il bene comune.

Quali sono le attività che avete promosso in relazione alla Conferenza? Qual è stata la reazione dei cittadini?

Ci sono stati molteplici eventi: UEcheforte a Forte Cadine, incontri a Cavalese, Levico, Trento, nonché il coinvolgimento delle scuole culminato nell’evento dedicato del 23 marzo scorso. Abbiamo affrontato tematiche inerenti all’ambiente e al potenziamento della cittadinanza attiva, ma anche le politiche migratorie e di diritto, coinvolgendo diversi target di cittadini. La cittadinanza non ha sempre compreso l’importanza dell’opportunità e solo chi ha partecipato ha potuto valorizzarla, facendosi parte attiva e promotrice dell’utilizzo della piattaforma.

Quali sono le idee e le proposte che sono emerse dai vostri eventi #latuaparolaconta? Cosa chiedono i cittadini del vostro territorio all’Europa?

I cittadini chiedono in primis la tutela e salvaguardia del territorio, il rispetto della famiglia, dei diritti e delle libertà. Non sono mancate le proposte per affrontare le problematiche delle politiche migratorie comunitarie e quelle al supporto della ricerca ed al mondo del lavoro.

Quali sono i prossimi eventi/attività che state organizzando? 

Si è appena concluso il Festival Siamo Europa che, in sinergia con molte realtà territoriali che si occupano di Europa, ha proposto un nutrito calendario di eventi e attività dedicati ai valori, alla storia e all’attualità europea per un futuro di pace. In particolare, per l’Anno europeo dei Giovani, abbiamo avviato una collaborazione con l’Università di Bolzano per valorizzare il loro ruolo di veri protagonisti: nello specifico, i ragazzi si prodigheranno per proporre una loro campagna pubblicitaria mirata.

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