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Neve in montagna: quasi tutti i rifugi restano chiusi

Apertura slittata ai primi di giugno per molti rifugi, ecco l'elenco delle aperture sul sito dell'Associazione

Nell'ultimo weekend di maggio, tradizionale data di apertura dei rifugi, l'elenco del sito dell'Associazione Rifugi del Trentino è una lunga colonna di scritte in rosso: 'chiuso'. Le nevicate, iniziate nell'ultimo weekend di aprile e proseguite per tre settimane sulle montagne trentine, hanno fatto slittare le aperture, molto probabilmente al 7 giugno ma si consiglia di tenere d'occhio il sito (clicca qui). 

Rifugi sommersi di neve, e gestori al lavoro con pale e frese: questo è lo scenario testimoniato dalle foto pubblicate sulle pagine facebook dei singoli rifugi. I gestori da settimane svolgono sopralluoghi nei rifugi di competenza, i più accessibili ovviamente, tenendo aggiornati i tanti appassionati che attendono solamente di allacciare gli scarponi.

Tuttavia gli alpinisti, trentini e non, dovranno accontentarsi, anche per il weekend del 24/26 maggio, dei pochi rifugi aperti a bassa quota. Secondo il sito ufficiale dell'Associazione i rifugi aperti sarebbero solo 25 su 150 in tutto il Trentino. Chiusi tutti i rifugi della zona Latemar - Catinaccio - Sassoliungo, del Gruppo Sella - Lusia - Marmolada, della Presanella, ad eccezione del Fazzon, dell'Adamello, ad eccezione del Lupi di Toscana, e delle Piccole Dolomiti. Nel Gruppo di Brenta risultano aperti solamente il Croz dell'Altissimo, la Montanara e l'Alpenrose; nel Gruppo delle Pale il Cereda ed il Caltena. 

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