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Sabato, 20 Aprile 2024
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Dallo Yemen a Trento per studiare un'agricoltura sostenibile, e far bene anche al suo Paese

La storia Ghanya Al-Naqeb, docente universitaria fuggita dallo Yemen devastato dalla guerra

Dallo Yemen a Trento per studiare un futuro di sostenibilità in agricoltura, con tecniche all'avanguardia che potrebbero aiutare, tra gli altri, anche il suo Paese. E' la storia di Ghanya Al-Naqeb, arrivata a Trento grazie a Scholars at risk (Sar), una rete internazionale di circa 450 università distribuite in 40 Paesi nel mondo, fondata alla fine degli anni ’90 presso l’Università di Chicago.

Fuggita dallo Yemen, dove era docente di Scienze alimentari all’Università di Sana, Ghanya Al-Naqeb è attualmente impegnata presso il Centro Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Trento. "Se tornassi in Yemen probabilmente non sopravvivrei, perché non posso tacere e nemmeno mio marito. Ma per ora sono qui, sto bene, voglio imparare l’italiano, lotto per il mio popolo a distanza. Ho studiato per poter trovare soluzioni per combattere la fame" spiega.

Una lotta che passa anche attraverso la ricerca di nuove tecnologie per le colture di un paese dove gli equilibri, non solo politici ma anche ambientali, sono molto delicati. "L’agricoltura in Yemen è importante, ma il settore agricolo è devastato. Dalla guerra, ma anche dalla coltivazione intensiva di qat, una pianta originaria dell’Etiopia e dagli effetti moderatamente stupefacenti. Tutti la usano, ma è un problema per la terra". 

Ghanya Al-Naqeb racconterà la sua storia di scienziata forte e sorridente in una serata organizzata dalla Cooperativa Villa sant’Ignazio e dall’Associazione Amici di Villa per la  Settimana dell’Accoglienza 2021, nella serata di mercoledì 29 settembre. Porterà la sua testimonianza di ricercatrice, di donna, di rifugiata affrontando le complesse connessioni fra cibo, tutela dell’ambiente e difesa dei diritti. 

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