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Cles, riapre il punto nascite con una nuova sala per le emergenze ostetriche

Appena la situazione epidemiologica lo permetterà riapriranno tutti i servizi connessi alla gravidanza, dalle prime ecografie fino al travaglio e parto

"Un segnale di speranza e possiamo dire davvero di rinascita: la riapertura oggi del punto nascite di Cles rappresenta un momento di ripresa importante dei servizi ospedalieri, fra i quali quello ostetrico e ginecologico che per le partorienti era molto atteso", così l'assessore alla salute e alla famiglia Stefania Segnana che è stata accolta assieme al presidente Maurizio Fugatti dal direttore dell'ospedale delle valli del noce Armando Borghesi e dal direttore dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia Roberto Luzietti. Presenti anche il direttore sanitario di Apss Antonio Ferro, il sindaco di Cles Ruggero Mucchi e il commissario della Comunità di valle Silvano Dominici. Fugatti e Segnana hanno ringraziato i sanitari per l'impegno di questi ultimi mesi: durante il fermo del punto nascite il personale sanitario del reparto ha prestato servizio a Trento e Rovereto e presso i centri vaccinali. In questo periodo è stata inoltre realizzata una nuovissima sala per le emergenze ostetriche, che da oggi sarà operativa sullo stesso piano delle sale parto e delle degenze ostetriche.

Antonio Ferro ha spiegato che i servizi del percorso nascita saranno ripresi gradatamente: dalle prime ecografie al travaglio e parto, non appena la situazione epidemiologica lo consentirà. Soddisfazione e gratitudine sono stati espressi da Mucchi e Dominici, che hanno sottolineato l'importanza del servizio per le Valli di Non e Sole, che con la nuova sala emergenze risulta ancora più valido e sicuro dal punto di vista sanitario.

Dopo il punto nascita, Fugatti e Segnana hanno visitato il centro vaccinale allestito presso il centro per lo sport e del tempo libero di Cles. Aperto il 10 maggio scorso, il centro ospita sei linee vaccinali (oggi erano operativi due medici, tre infermieri, due amministrativi e due volontari), garantendo mediamente 200 vaccini al giorno e potendone raggiungere potenzialmente 400. Finora sono sono 13.300 i vaccini somministrati, ma dai rappresentanti delle istituzioni e dai dirigenti sanitari è stato rivolto un appello, affinché tutti gli aventi diritto usufruiscano dell'opportunità di vaccinarsi, per proteggere se stessi e per poter contrastare il più possibile la circolazione del Covid.

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