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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Quando riapriranno di sera i ristoranti?

Il coordinatore del Cts Agostino Miozzo non scarta l'ipotesi di un allentamento delle restrizioni, ma a condizione che ci sia "un controllo efficace del territorio" anche "con il contributo anche dell'Esercito". A decidere però sarà il nuovo governo

Sull'apertura dei ristoranti alla sera c'è ancora un grosso punto interrogativo. Il coordinatore del Cts (Comitato tecnico scientifico) Agostino Miozzo, in un'intervista rilasciata a La Repubblica ha affermato che «Sarebbe anche possibile (la riapertura serale ndr) se solo fossimo in grado di garantire un rigoroso meccanismo di controlli, cosa che fino ad ora non è stato». Sull’ipotesi di un allentamento delle restrizioni sembra possibilista, anche se non si fa illusioni: «Immaginate cosa può succedere se riaprono i ristoranti la sera ai Navigli o a Trastevere, ma c'è anche un'altra Italia che non può essere penalizzata».

Il coordinatore, poi, ha rimarcato sulla necessità di controllare la situazione in maniera più efficace possibile. «Mi sono attirato le ire di molti amministratori locali che - afferma Miozzo - si sono visti imputare la responsabilità del mancato controllo per gli assembramenti. Ma è quello che chiederei al governo: un controllo efficace del territorio almeno per i prossimi due o tre mesi, con il contributo anche dell'Esercito, forze dell'ordine, polizia locale che stanno già facendo un lavoro straordinario. Basta vedere una divisa che agisca nei luoghi a rischio per scongiurare comportamenti irresponsabili».

A quando, dunque, la riapertura? 

Le parole di Miozzo sembrano accendere una speranza sull’ipotesi di riaprire i ristoranti, anche se vincolata a un rigido piano per evitare assembramenti nelle zone dove il rischio di assembramento rimane alto. Il prossimo governo dovrà decidere cosa fare e molto dipenderà dalla curva del contagio e dalla diffusione delle varianti. «La terapia più efficace sarebbe un lockdown totale per altri due mesi» ha detto ancora il coordinatore del Cts. «Ma non possiamo permetterci questa terapia: il Paese è in grave sofferenza con milioni di persone in stato di assoluta precarietà e il governo non è in grado di supplire alle necessità. Le riaperture che si stanno autorizzando comportano un rischio relativo. Poco incide il singolo settore sull'Rt ma se sommiamo i settori generiamo una somma esponenziale dei rischi». 

Lo scorso 5 febbraio, come riporta Today, lo stesso Cts aveva precisato di aver mai dato l’ok al governo alla riapertura di bar e ristoranti anche di sera, smentendo un’ipotesi circolata sui giornali. «Non c'è alcun via libera del Comitato tecnico scientifico alla riapertura della ristorazione nelle zone e negli orari che attualmente ne prevedono la chiusura” aveva spiegato il Cts. "Nel verbale della riunione del Comitato del 26 gennaio 2021 vi sono indicate, anzi, alcune considerazioni sul rafforzamento delle misure restrittive adeguandole alle caratteristiche strutturali dei locali e alla tipologia del servizio reso». 

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