Rifiuti, le discariche di Imer e Monclassico saranno riaperte per un anno
La decisione della Giunta nell'attesa di ampliare il sito di Trento. A Bolzano 'dirottate' 20mila tonnellate l'anno
Confermata la riapertura (anche se 'a tempo) delle discariche di Dimaro e Imer. I due siti, rispettivamente nelle frazioni di Monclassico e Salezzoni, resteranno aperte al massimo fino ad ottobre 2022, quando saranno terminati i lavori di ampliamento della discarica Ischia Podetti di Trento.
Il via libera della Giunta è arrivato nella mattinata di mercoledì 20 ottobre. I due siti interessati, come era stato sottolineato durante il dibattito in consiglio, non saranno comunque ampliati, ma resteranno a disposizione solo in quanto non ancora esauriti. A nulla sono servite le oltre tremila firme raccolte tra i cittadini di Imer per chiedere di non riaprire la discarica.
"L'apertura delle due discariche provinciali, in grado di accogliere rifiuti residui per complessive 62.000 tonnellate, è prevista per un periodo ben definito, ovvero fino a non oltre il 31 ottobre 2022, data che segnerà lo stop dei due impianti e dalla quale inizieranno le operazioni volte alla chiusura definitiva delle stesse" garantisce la Provincia. Confermato inoltre l'accordo con la Provincia autonoma di Bolzano per conferire nel termovalorizzatore del capoluogo altoatesino 20.000 tonnellate di rifiuti all'anno.
Il conferimento di rifiuti residui, determinato dall'esaurimento degli spazi nella discarica di Ischia Podetti, a Trento, dove convergono i rifiuti dell'intero bacino provinciale, durerà solo fino al prossimo anno. Nel frattempo sarà realizzato il cosiddetto "catino Nord" di Ischia Podetti, che accoglierà fino a 230.000 tonnellate di rifiuto.
Entro fine 2021, sottolinea la Pat, verrà adottata in via preliminare la Quinta revisione del Piano provinciale rifiuti, che conterrà anche analisi relative alla gestione del ciclo dei rifiuti urbani sul territorio provinciale, puntando ad una progressiva riduzione dei conferimenti in discarica, per rispettare gli obblighi introdotti dalla normativa nazionale.
Oltre ai rifiuti 'dirottati' a Bolzano, una eventuale ulteriore quota potrà essere smaltita presso un altro impianto di termovalorizzazione, individuato in base all’esito della gara europea in corso di svolgimento, e in eventuali altre strutture situate fuori provincia sulla base di accordi extraregionali.
