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Giovedì, 25 Aprile 2024
La questione

Reintegro sanitari no-vax. Segnana: "Potrebbero consentire di ricostituire il sistema sanitario"

Il commento dell'assessore provinciale sui provvedimenti annunciati dal nuovo governo in merito alla gestione della pandemia

Cambia governo e così anche la gestione della pandemia. Sei mesi dopo la sospensione dello stato d'emergenza e in considerazione dell'andamento del contagio da Covid-19, il ministro della Salute Orazio Schillaci "ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti". Lo comunica l'ufficio stampa del ministero della Salute.

Pertanto, informa il ministero, "anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell'epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all'adozione dei provvedimenti del caso".

Ma come riporta Today, non è questa l'unica novità. Sulla questione del personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all'obbligo vaccinale e l'annullamento delle multe previste dal decreto legge 44/21, il ministero informa che "in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali, è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione".

Un cambio direzione che potrebbe portare a rimpolpare quei settori in sofferenza, dunque, anche in Trentino. E a sostenerlo è anche l'assessore provinciale Stefania Segnana, che alla domanda specifica rivoltale durante la conferenza stampa di venerdì 28 ottobre da una giornalista, ha risposto che questa "era anche una richiesta che era arrivata dai consiglieri - ha risposto Segnana -, quella di interloquire con il ministro e con il governo nazionale per capire quale fosse la loro posizione. Se i sanitari non vaccinati dovessero rientrare per decisione del governo, potrebbero comunque consentire di ricostituire il sistema sanitario che abbiamo visto quanto sia gravato dalla carenza di personale dalle sospensioni".

I sospesi, ha ricordato Segnana durante la conferenza stampa, erano cinque medici e un centianaio di personale tra infermieri e oss, solo per la parte ospedaliera. Tralasciando, dunque, le Apsp. 

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