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Regole ''mirate'', mini zone rosse e Green pass: il Governo verso il nuovo decreto

Il 4 agosto è in calendario il Cdm in cui si discuterà del piano per il ritorno a scuola e della possibilità di estendere l'obbligo della certificazione verde, ma l'esecutivo sta valutando diverse soluzioni per arginare i contagi ad agosto

Dati dei contagi da coronavirus da contenere e situazioni da mantenere sotto controllo. Il Governo sta valutando la possibilità di applicare delle regole ''mirate'' per le regioni turistiche. Il prossimo 4 agosto è previsto un Consiglio dei ministri in cui si discuterà sia del Piano Scuola che dell'obbligo di Green pass anche per i trasporti a lunga percorrenza, ma non è escluso che il dibattito venga allargato anche alle nuove misure.

Mini zone rosse e restrizioni

Come riporta Today, tra le idee sul tavolo dell'esecutivo c'è la possibilità di istituire delle mini zone rosse in caso di focolai di coronavirus, oltre alle restrizioni localizzate nei territori delle regioni turistiche, come la distanza tassativa di dieci metri tra gli ombrelloni o la mascherina all'aperto, che in Campania è stato prorogato. Tra le altre ipotesi c'è l'estensione dell'obbligo del Green pass, anche se il dibattito all'interno della maggioranza su questo argomento rimane molto acceso.Per quanto riguarda il personale scolastico, estendere l'obbligo del vaccino per tornare in classe a settembre rimane una possibilità al momento complicata. Con l'85% dei prof immunizzati o in attesa del richiamo, è probabile che il Governo decida di attendere i dati della seconda metà di agosto per prendere eventuali decisioni drastiche. Un altro tema è quello del vaccino obbligatorio per alcune categorie professionali. 

Locatelli spinge sui vaccini

Sull'argomento vaccini è tornato anche Franco Locatelli, coordinatore del comitato tecnico scientifico Cts: ''Solo il 12% dei vaccinati si infetta e a sua volta può contagiare''. ''Come affermato anche dal virologo Anthony Fauci, vi è una limitata percentuale (dai dati italiani la stima è del 12%) di soggetti compiutamente immunizzati che possono infettarsi, quasi sempre senza sviluppare malattia, e contagiare – ha spiegato l'esperto al Corriere della Sera - In che misura lo facciano in paragone ai non vaccinati merita ulteriori studi, in particolare mirati a definire quella che è la carica virale nelle loro vie aeree, naso e gola. Insieme al tempo di esposizione questo rappresenta il fattore determinante per il contagio. Si tratta di un evento raro e ancor più rara è l'eventualità che una persona vaccinata, seppure contagiata, finisca in ospedale. La protezione da forme gravi di malattia è superiore al 95% e si contribuisce a ridurre significativamente la circolazione virale, con il pericolo che emergano nuove varianti".

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