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Stretta sui cortei no Green pass, Trento già al lavoro

Lamorgese riscrive le regole e punta tutto sui sit-in, vietando l'attraversamento dei centri storici. A Trento si lavora già da tempo per una riorganizzazione e per cercare di riequilibrare i diritti di manifestanti e commercianti

Manifestare sì, ma con nuove regole. I cortei dei no Green pass nelle piazze italiane è ormai diventato un appuntamento fisso nel fine settimana. Spesso però, come lamentato da associazioni di categoria e commercianti in genere, queste manifestazioni paralizzano la vita cittadina e tolgono ossigeno a chi vende e anche a chi approfitta del giorno di riposo per recarsi in centro. Come riporta Today, però, qualcosa cambierà e a deciderlo è stata la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese che per evitare ulteriori criticità punta tutto sul ''modello'' utilizzato per la sicurezza del G20 di Roma, con nuove regole che dovranno essere seguite per l'organizzazione e lo svolgimento delle manifestazioni contro il certificato verde.

Una stretta sui cortei che pare possa arrivare già nel fine settimana di metà novembre e che dovrebbe vietare ai manifestanti di attraversare i centri storici e le strade dello shopping. Inoltre, agli stessi sarà vietato l'avvicinamento a "obiettivi sensibili", a meno che non ci siano particolari esigenze e garanzie. Potranno organizzare soltanto dei sit-in. Limitazioni ritenute necessarie per garantire i diritti di chi dissente proteggendo le attività economiche e la salute dei cittadini. 

A Trento la Questura è già al lavoro da qualche tempo per riorganizzare i cortei anche nell'ottica di rispettare il diritto sì delle persone che vogliono manifestare le proprie idee, ma anche quello di impresa, ugualmente tutelato a livello costituzionale, dei tanti commercianti del centro storico. "Avevamo già concordato con gli organizzatori di queste manifestazioni di cambiare luogo - ha affermato il questore Alberto Francini -, non da sabato scorso (6 novembre ndr), perché non sarebbero riusciti a riprogrammare l'evento, ma dalle prossime manifestazioni". Una linea collaborativa quella scelta dal questore Francini che ha sottolineato come già da qualche tempo l'impulso fosse quello di trovare un altro luogo dove organizzare i cortei e manifestare in maniera statica. 

Una soluzione che andava trovata necessariamente, visto anche che da sabato 20 novembre apriranno i mercatini di Natale, che qualcuno aveva affermato di voler boicottare durante l'ultima manifestazione, probabilmente senza sapere che la rimodulazione e lo spostamento dei cortei era già in atto tra chi effettivamente li organizza e la Questura. "L'obiettivo è quello di trovare una soluzione condivisa, prima di arrivare alle prescrizioni". Al momento non è stato reso noto il luogo dove si sposteranno i cortei. 

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