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Carcere di Spini: i detenuti dovrebbero essere 240 ma sono 326. "Lo stato rispetti gli accordi"

Visita del presidente Fugatti alla Casa Circondariale

Carcere di Spini sovraffollato. Una situazione nota da anni, anzi fin dalla sua costruzione, e puntualmente denunciata dal sindacato della Polizia Penitenziaria. Ora il presidente della Provincia autonoma di Trento ha promesso di farsi portavoce presso il Governo per ridurre il numero dei detenuti fino alla capienza massima nel rispetto dell'accordo siglato allora tra la Provincia e lo Stato. 

La delegazione formata dal governatore Fugatti, dalla dirigente del Dipartimento affari e relazioni istituzionali Valeria Placidi, dal garante dei detenuti, Antonia Menghini e dal direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, Paolo Bordon, è stata accompagnata nell'ala della struttura che accoglie la sezione femminile, nell'area dedicata alle prestazioni sanitarie a cura dell'Apss e nelle sale produttive, gestite da due cooperative. In questi locali è stato attivato, coinvolgendo un gruppo di detenuti,  il servizio di lavanderia e un laboratorio per l'imbottigliamento di detersivi.

Ad oggi, la casa circondariale del capoluogo trentino ospita 326 detenuti, ci cui 24 donne. L'accordo tra Provincia e Stato prevede tuttavia una capienza massima di 240 persone: un limite che l'Amministrazione chiede che venga rispettato, potenziando peraltro la pianta organica per quanto riguarda sia le posizioni amministrative, sia le guardie penitenziarie: "svolgono un ruolo di primaria importanza per garantire un clima positivo all'interno della struttura, dove la sicurezza rappresenta un elemento fondamentale" ha detto Fugatti. 

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