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Ferrovie e Italo costretti a cancellare i treni per la diffusione di Omicron

Sulla questione interviene anche il Codacons, parlando di "enorme danno" e puntando il dito sulle due società ferroviarie

Treni da riorganizzare per la diffusione della variante Omicron. Così Ferrovie dello Stato e Italo tagliano le corse. Sono 180 i treni regionali di Trenitalia, pari al 3% dell'offerta locale, che saranno cancellati a partire da lunedì, mentre saranno 550 le corse interessate, pari al 9% del trasporto regionale. Lo spiega il gruppo Fs sottolineando che Trenitalia riorganizzerà i collegamenti e le Frecce, con cancellazioni pianificate, "mirate alle fasce orarie di minore affluenza".

“Un enorme danno per gli utenti del trasporto ferroviario, e il Governo deve intervenire per garantire in tutta Italia il servizio su rotaia”. Lo afferma il Codacons, che punta oggi il dito sulle due società ferroviarie. Con il diffondersi dei contagi tra cittadini e personale ferroviario e la riduzione della domanda, Italo e Trenitalia hanno tagliato in questi giorni le corse, cancellando numerosi treni con ripercussioni dirette sull’utenza - spiega il Codacons - Una decisione che sembra motivata da esigenze di bilancio, nonostante il trasporto ferroviario sia un servizio pubblico indispensabile da garantire anche in presenza di una crescita dei contagi e indipendentemente dalla flessione della domanda da parte dei passeggeri. Una situazione che danneggia doppiamente gli utenti che hanno necessità di spostarsi in treno, i quali da un lato vedono ridotto il servizio e subiscono la cancellazione delle corse con conseguenti disagi pratici (ad esempio il caso di una famiglia di 7 persone assistita dal Codacons che si è vista cancellare il treno il giorno prima della partenza), dall’altro hanno minori possibilità di scelta tra operatori, con ripercussioni sul fronte della concorrenza e delle tariffe. “Si tratta di due pessimi esempi di concorrenza, con le due società ferroviarie che adottano politiche simili e riducono il servizio all’utenza - spiega il presidente Carlo Rienzi - Chiediamo al Governo di intervenire affinché il trasporto ferroviario sia garantito in egual modo in tutta Italia, anche in presenza di una domanda ridotta e provvedendo alla sostituzione del personale malato o in quarantena”.

Fonte: Today

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