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Putin programma una nuova invasione, non in Ucraina

Mosca vorrebbe invadere la Moldavia e prendere la Transnistria con aerei ed elicotteri dalla Crimea, dicono fonti dell'intelligence di Kiev

La Russia avrebbe pronto un piano per invadere la Moldavia, lo Stato a sud dell'Ucraina dove si stanno rifugiando moltissimi ucraini e dove la protezione civile trentina ha contribuito ad allestire un campo profughi. A dirlo sono i media ucraini, che citano fonti dell'intelligence di Kiev riportate da alcuni giornali. L'invasione, aggiungono, potrebbe portare alla ripetizione di uno "scenario Donbass" nella regione. Ci sono "una serie di indicatori" che lasciano presagire un attacco nel prossimo futuro all'ex Stato sovietico, spiegano. La Moldavia, aggiungono, conta 3.250 soldati nel suo esercito.

In particolare, spiega Violetto Gorrasi su Today, l'intelligence ucraina starebbe registrando alcune attività nell'aeroporto di Tiraspol, la capitale della non riconosciuta repubblica filorussa della Transnistria, la sottile striscia di terra a est della Moldavia, al confine con l'Ucraina. I russi potrebbero tentare di trasferire le truppe su aerei ed elicotteri in decollo dalla Crimea occupata. Al contempo, nella capitale moldava Chisinau verrebbero organizzate proteste e rivolte. Queste informazioni, secondo l'agenzia Ukrinform, non sarebbero però in linea con le valutazioni dell'intelligence occidentale, secondo cui la Russia non riuscirebbe a sorvolare in sicurezza questa rotta senza rischiare che i suoi velivoli vengano abbattuti dalla difesa aerea ucraina nella regione di Odessa.

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Cosa fa la Moldavia e perché la Transnistria sarebbe importante per Putin

Dall'inizio del conflitto tutti i simboli usati dall'esercito russo sono stati banditi dalla capitale moldava Chisinau, poiché considerati una provocazione, ma finora il piccolo Paese si è mantenuto neutrale e non ha imposto sanzioni alla Russia. La Moldavia ha iniziato le procedure per l'annessione all'Unione europea e ha finora accolto centinaia di migliaia di rifugiati ucraini, motivo per il quale la prima ministra Natalia Gavrilita ha chiesto supporto internazionale "per gestire la crisi dei rifugiati e le conseguenze economiche per i cittadini".

La Protezione civile trentina: "Ora il nostro cuore batte anche a Chișinău"

Nei giorni scorsi Dmitrij Suslov, direttore del Centro studi internazionali di Mosca, ha spiegato che sulla Transnistria e la Moldavia Vladimir Putin non ha semplicemente ancora deciso cosa fare. Tuttavia, l'obiettivo di proseguire l'avanzata a sud dell'Ucraina, arrivando a Odessa e Mykolaïv per poi stabilire una connessione territoriale diretta con la Transnistria, è una delle opzioni sul tavolo dello zar. Il generale russo Rustam Minnekayev ha dichiarato che uno degli obiettivi di Putin, oltre al Donbass, è creare un corridoio che percorra tutta la costa ucraina sul Mar Nero: proprio questo spiega l'importanza strategica di città come Mariupol e Odessa.

Per raggiungere Odessa, fare base in Transnistria potrebbe essere conveniente per le truppe russe, dato che Tiraspol dista appena cento chilometri dalla città portuale del sud dell'Ucraina. Prendere la Transnistria, inoltre, significherebbe per Putin aver "liberato un'altra regione" in cui a suo dire si verifica "l'oppressione della popolazione russofona", dopo le repubbliche di Donetsk e Lugansk. 

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