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Punto d'Incontro aperto di domenica grazie alle donazioni: "Servono risposte per chi è senza dimora"

"La città non può permettersi un altro inverno senza risposte adeguate a chi è senza dimora". Aperti grazie alla generosità dei trentini

Punto d'Incontro aperto di domenica, grazie alla generosità dei trentini. Si comincia domenica 18 ottobre. n occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della povertà, la Cooperativa di via Travai chiede di non abbassare la guardia sul fronte delle fragilità di chi vive in strada e rilancia con le aperture domenicali straordinarie, possibili grazie alle donazioni dei cittadini arrivate nei mesi più duri della pandemia. Con l'inverno alle porte e l'emergenza sanitaria ancora in atto, la Cooperativa Punto d’Incontro torna a ribadire l’importanza di fornire risposte serie ai bisogni delle persone senza dimora. "La città non può permettersi di affrontare l’inverno senza risposte adeguate mentre la curva dei contagi torna a salire pericolosamente" scrive la cooperativa.

Dal 18 ottobre le aperture domenicali straordinarie del centro diurno di via Travai, non previste nei finanziamenti pubblici, partiranno grazie alle donazioni dei trentini. La scelta, presa in sinergia con le realtà dell'accoglienza presenti sul territorio,  è quella di aprire al mattino per offrire un luogo caldo con una buona colazione. Il sacchetto con il pranzo continuerà invece ad essere distribuito dai volontari dell'associazione  "Il Gioco degli Specchi" presso Casa Baldé, mentre i Frati Cappuccini garantiranno un pasto caldo per l'ora di cena. 

"La strada non te la togli mai di dosso, dormi col pensiero della strada e ti svegli con lo stesso pensiero.  Mi guardano dall'alto verso il basso, mi sento come se mi buttassero nella spazzatura. A tutti può capitare di finire in strada”. Sono parole di un ospite del punto d’incontro, raccolte da un operatore. Le testimonianze degli utenti della struttura di via Travai sono molteplici e lasciano tutte trapelare il bisogno di speranza e prospettiva di cui necessitano le persone che vivono la strada.

Nel 2019 si sono rivolte al Punto d'Incontro 904 persone provenienti da 54 paesi del mondo, di cui 133 italiani. Di queste 904 persone 269 sono sotto i 30 anni. Sono stati serviti 44.204 pasti, con una media giornaliera di 140 persone presenti al pranzo. Durante l’emergenza sanitaria della primavera ed estate 2020, anche nelle fasi più drammatiche della pandemia, Il Punto d'Incontro è rimasto sempre aperto, garantendo pasti caldi e servizi. Mesi difficili durante i quali la cooperativa ha potuto contare sul sostegno e sulle donazioni ricevute dai tantissimi cittadini. "Un attestato di stima e fiducia a cui il Punto d'Incontro vuole rispondere intensificando il suo impegno e ampliando i suoi servizi" conclude la nota. 


 

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