Confcommercio tra aumento dei prezzi, crisi e stagione invernale in arrivo

Sulla crisi energetica e sugli aumenti dei costi con i quali cittadini e imprese si trovano a fare i conti ogni giorno è intervenuto il presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort, facendo il punto su quali azioni possano intraprendere le istituzioni per mitigare l’effetto degli aumenti. A partire dalla questione mutui e credito d’imposta

“C’è bisogno di mettere al riparo la liquidità delle aziende: il nostro settore è uno di quelli che ha pagato il prezzo più alto della pandemia e dei lockdown, e gli effetti si fanno ancora sentire su molte imprese. C’è bisogno di intervenire con una moratoria sui mutui, agendo come durante la pandemia per consentire agli imprenditori di posticipare il pagamento delle rate per far fronte al conto energetico, valutando anche nuovi interventi sulla riformulazione delle misure di accesso al credito con particolare riferimento alla durata dei tassi previsti dalle linee di finanziamento del Ripresa Trentino».

L’aumento dei prezzi, in Trentino, spaventa soprattutto per quanto riguarda la stagione invernale che si sta approssimando.

“Con un’inflazione del 10%  è inevitabile che le aziende mettano mano ai listini. Anzi, in questa fase è uno degli strumenti che devono essere messi in campo. Ma non possiamo pensare che sia il nostro settore a farsi carico di tutti gli aumenti, mettendo pericolosamente in difficoltà le aziende. Stiamo analizzando con grande attenzione l’andamento delle prenotazioni per la stagione invernale anche per capire come si muoverà il settore sulle politiche di prezzo. Prezzi che, secondo uno studio che abbiamo commissionato a gennaio scorso, avrebbero già dovuto essere ritoccati anche prima dei rincari monstre di questi ultimi mesi” conclude Bort.