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Tra sindacati e Provincia è rottura: il 16 dicembre sarà sciopero

Fallita la conciliazione sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego

Pare ormai insanabile la frattura tra la Provincia autonoma di Trento e i sindacati del pubblico impiego sul tema del rinnovo contrattuale. In un durissimo comunicato, le sigle coinvolte (Fp Cgil, Flc Cgil, Cisl Fp, Cisl Scuola, Uil Fpl Sanità, Fenalt, Nursing Up Provincia Trento, Satos del Trentino) si dicono pronte allo sciopero per l'intera giornata del 16 dicembre. Lo scontro, come noto, è sul mancato aumento per il triennio 2019/2021, che l'amministrazione provinciale non ha previsto nella legge di bilancio.

È fallito anche l'ultimo tentativo di conciliazione, l'incontro in programma nella mattinata di lunedì 22 novembre davanti al Commissario del Governo di Trento, dopo che una decina di giorni fa le sigle avevano proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti pubblici e della scuola.

"Non c’è verso, Fugatti non rinuncia a perpetrare atti di arroganza nei confronti dei suoi dipendenti e anche stamattina ha fatto pervenire alle parti sindacali la propria indifferenza sulla vertenza sul rinnovo dei contratti pubblici, riservandosi di valutare autonomamente nel corso della discussione in aula sul Ddl di Stabilità eventuali modifiche all’attuale testo di legge" scrivono i segretari Luigi Diaspro, Cinzia Mazzacca, Beppe Pallanch, Stefania Galli, Giuseppe Varagone, Maurizio Valentinotti, Cesare Hoffer ed Ennio Montefusco.

Secondo quanto riferito dalle sigle, "i dirigenti Nicoletti e Fedrigotti si sono limitati a una laconica dichiarazione con cui hanno riferito che sarà il Consiglio provinciale a discutere, a partire dal 13 dicembre, il Ddl di stabilità provinciale, e che non avevano alcun mandato diverso da questa comunicazione".

Da qui la decisione di andare avanti con la mobilitazione: "Il 30 novembre presidieremo i lavori del Consiglio provinciale, a breve sarà formalizzata l’astensione dalle prestazioni aggiuntive e quindi la proclamazione dello sciopero per l’intera giornata del 16 dicembre per la previsione, nel Ddl di Stabilità per il 2022 delle risorse necessarie per aumenti contrattuali del triennio 2019/2021 almeno pari a quelli nazionali, finanziamenti per il personale della scuola e della formazione professionale, progressioni di carriera, revisione degli ordinamenti professionali e del sistema di classificazione" concludono i segretari.

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