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La protesta dei genitori arriva sotto il palazzo della Provincia: "No alle classi pollaio"

Oltre un centinaio di persone sotto il palazzo di Piazza Dante per chiedere il ritiro della delibera che ripristina il numero di studenti in ogni classe ai numeri pre Covid-19, tanta preoccupazione per il percorso didattico dei più piccoli

Oltre un centinaio di persone, fra adulti e bambini, hanno preso parte nel pomeriggio di venerdì ad un sit-in di protesta contro la delibera 290 della Provincia. Al centro del contendere il ripristino delle classi delle scuole trentine ai numeri pre Covid-19, alzando il numero degli studenti in classe. Questo vorrà dire per tantissimi ragazzi e ragazze dover cambiare non solamente compagni di classe ma anche insegnanti, modificando insomma il proprio percorso educativo. E, ad esempio, per i giovanissimi studenti che stanno terminando la seconda classe vorrà dire, a settembre, cambiare compagni di classe ed insegnanti per la terza volta in tre anni scolastici. La protesta è partita dall'Istituto Comprensivo di Lavis, i cui genitori hanno organizzato questa protesta alla quale si sono poi aggregati anche le mamme ed i papà dell'Istituto Comprensivo di Trento 3, Zivignago e Pinè. Durante la protesta gli stessi bambini hanno cantato canzoni, raccontato la propria voglia di non perdere i propri compagni, una protesta portata poi avanti a suon di fischi, cartelli e slogan per chiedere con forza la modifica di questa delibera. Una protesta colorata da tanti palloncini verdi, visto che in tanti si sono contrapposti a questa delibera. Anche diverse scuole ed amministrazioni comunali hanno inviato lettere alla Provincia per cercare di chiedere una marcia indietro. Anche perché questo cambiamento di indirizzo, a Lavis ad esempio verrebbero soppresse quattro classi, comporterebbe anche una serie di lavori e di interventi all'edilizia scolastica. Per ripristinare alcuni spazi ed alcune aule alla situazione pre Covid dopo i soldi spesi lo scorso anno per, invece, adeguarli alla realtà attuale. 

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