Festival dell'economia, Xr blocca il convegno sulla transizione ecologica
Dopo l'azione di protesta, nove attivisti sono stati portati in questura e denunciati per manifestazione non autorizzata
Prima (venerdì 3 giugno) hanno bloccato il traffico in via Rosmini per protestare contro il “piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che favorisce le grandi opere e potrebbe addirittura aggravare l'impatto climatico dell'Italia e del Trentino”. Poi (sabato 4 giugno) hanno interrotto uno dei convegni della 17esima edizione del festival dell’economia di Trento.
Dalle 15 alle 16 al teatro sociale c’era il convegno “Cambiare il modello di sviluppo per la transizione ecologica passando dalle parole ai fatti”. Ma oltre ai relatori in programma (doveva esserci anche il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani che però si è limitato a inviare un video-intervento), a un certo punto a prendere la parola sono state le ragazze e i ragazzi di Extinction rebellion (Xr), il movimento non violento di disobbedienza civile per la giustizia climatica.
A pochi minuti dall’inizio della conferenza, quattro attivisti si sono alzati in piedi brandendo dei cartelli con la scritta “Le chiacchiere stanno a zero, le emissioni no!”. Non solo: si sono incollati al palco del teatro, mentre dalle logge altri attivisti srotolavano uno striscione di quattro metri con la scritta “Crisi climatica ed ecologica” e lanciavano volantini sulla platea sottostante.
Uno degli attivisti, Giacomo, ha preso la parola per spiegare l’azione di protesta. "Il ministro Cingolani, che non ha trovato un minuto per parlare pubblicamente al pubblico di Trento di transizione ecologica e si è sottratto al dibattito - ha detto - ammetta che il Pnrr non è orientato verso la transizione ecologica e chieda finalmente al governo di istituire una assemblea di cittadini per deliberare una transizione energetica reale”.
Il discorso con cui il movimento ha spiegato la propria irruzione al festival
Secondo i dati del Green recovery tracker citati dall’attivista, il Pnrr italiano raggiungerebbe una quota di spesa verde pari solo al 16 per cento, mentre nello stanziare i fondi l’Unione europea aveva imposto una quota minima del 37 per cento.
La situazione non va meglio in Trentino dove la maggior parte dei finanziamenti andrà al progetto di circonvallazione ferroviaria di Trento. Un'opera ritenuta "inutile" e "dannosa", contro cui nella giornata di ieri ha protestato anche il movimento NoTav con un corteo indetto da Cub e Sbm.
Dopo l’azione di protesta, nove attivisti sono stati portati in questura a Trento e rilasciati in tarda serata con una denuncia per manifestazione non autorizzata. “Hanno sempre mantenuto la disciplina non violenta - sottolinea Xr -. Stiamo lottando per tutti con amore: lo facciamo per i bambini che amiamo, per le persone che abbiamo disturbato e anche per le forze di polizia”.
