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Proteste in piazza, commercianti e professionisti di vari settori: «Nessuno deve rimanere indietro»

Il corteo ha preparato anche una lettera per il presidente della Pat, Maurizio Fugatti che aveva ricevuto alcuni di loro in ufficio

Dopo la manifestazione di lunedì 29 marzo, si è riunito di nuovo ed è tornato in piazza a manifestare venerdì 2 aprile a Treno, il gruppo di ristoratori, commercianti, albergatori, baristi, estetiste, parrucchieri, commercianti, gestori di palestre, addetti al turismo, fornitori e tutti i sostenitori della causa che si riuniscono sotto l'hashtag. L'immagine di venerdì mattina è quella di un fiume di gente che scorre senza fermarsi a Trento in occasione della manifestazione è stata organizzata sul piazzale Zuffo. 

proteste in piazza commercianti 2 aprile 2-2-2

Il corteo ha preparato anche una lettera per il presidente della Pat, Maurizio Fugatti che aveva ricevuto alcuni di loro in ufficio. Pubblichiamo integralmente la lettera scritta da commercianti e professionisti dei più svariati settori: 

All'attenzione del Presidente Maurizio Fugatti

Noi cittadini, donne, uomini, bambini, ragazzi nati liberi, siamo stati da più di un anno privati della  libertà personale a causa della pandemia.
Non mettiamo in discussione la presenza del virus, abbiamo rispettato senza discutere le regole e restrizioni che ci sono state imposte, per il bene della comunità e che dovrebbero considerarsi provvisorie.
Siamo a chiedere con questa lettera e con la nostra protesta a Lei, in qualità di Presidente della Provincia Autonoma di Trento, di farsi portavoce delle nostre richieste verso l'attuale governo “Draghi”.
Chiediamo con forza la libertà del popolo e la riapertura più che mai necessaria delle nostre attività, ormai chiuse da troppo tempo.
Ci avete chiesto di mettere in sicurezza le nostre aziende e lo abbiamo fatto, ci avete chiesto dei sacrifici e li abbiamo fatti....ora basta!
Chiediamo al Ministro della Salute, Roberto Speranza e al Comitato Tecnico Scientifico di rivedere la classificazione delle Regioni secondo colori e con criteri diversi.
L'apertura di tutte le attività, che come citato dall'art. 4 della Costituzione, concorrono al progresso materiale e spirituale della società, deve avvenire immediatamente.
Crediamo che l'aver modificato continuamente i paramenti di classificazione del contagio abbia contribuito fortemente a creare incertezza e confusione che spingono la cittadinanza ad aver oltremodo paura di qualsiasi azione.

Egregio Presidente, Le chiediamo di onorare la promessa di aiuti da parte della Provincia che Lei guida fatta durante la manifestazione di varie categorie nella giornata di lunedì 29 marzo 2021, senza dimenticare nessuno. Ci riferiamo in particolar modo a tutte le attività avviate  nel 2020,con dispiegamento di notevoli risorse in piena pandemia, che sono state ulteriormente penalizzate e non hanno ricevuto aiuto alcuno, non avendo nessun parametro di riferimento con l'anno precedente.

NESSUNO DEVE RIMANERE INDIETRO!!

Sappiamo che la Provincia Autonoma ha limitato potere decisionale ma le chiediamo comunque a gran voce che in caso di ulteriore prolungamento delle misure restrittive da parte del Governo, Lei faccia quanto più nelle sue possibilità.
Qualsiasi direzione verrà presa a livello istituzionale, noi i 6 aprile apriamo comunque...tutto e tutti, così da riprendere per mano la nostra vita di cittadini liberi.
Questa manifestazione è solo l'inizio!!
Siamo determinati a proseguire ad oltranza, la rivoluzione civile è alle porte pertanto, come anche normano alcuni articoli della Costituzione Italiana in merito al diritto al lavoro ed alla libertà personale (art. 1, 4  e 13)  i provvedimenti provvisori che limitano la nostra libertà si stanno oltremodo dilungando.
Non ci sembra corretto che nel periodo di Pasqua siamo costretti a rimanere in casa e non possiamo godere del nostro splendido Paese ma sia possibile recarsi all'estero.
È nostra intenzione e ferma volontà consegnarLe personalmente questa lettera, senza passare per intermediari.

                                       TUTTI UNITI PER LA LIBERTÀ E LAVORO

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