L'idea: a Trento una struttura per bambini ed anziani contro la solitudine
Nel corso di un pomeriggio di confronto in Consiglio provinciale il direttore dell'Apsp Civica di Trento ha parlato del progetto allo studio per creare un "nido 0-100 anni" dove piccoli e non più giovani possano giocare insieme ed interagire
L'idea è uscita nel pomeriggio di ieri, nel corso di un pomeriggio di confronto in consiglio provinciale sul tema della solitudine degli anziani. Un rischio concreto alle nostre latitudini, l'isolamento da parte dei non più giovani ed il chiudersi in sé stessi. Con tutte le conseguenze sociologiche e psicologiche del caso. Il progetto allo studio è quello di creare, in un'unica struttura, asilo nido e centro anziani. Un nido “0-100 anni” insomma, anziché 0-3 anni, sulla falsariga dell'esperimento portato avanti dal 2017 a Piacenza.
L'idea è concreta e la “location” ci sarebbe anche, ovvero l'Apsp Civica di Trento. Nel proprio intervento durante questo convegno on-line, infatti, il direttore Mario Chini ha detto che si sta pensando ad un progetto per aprire questo “nido di conciliazione” nel quale i più piccoli ed i più anziani possano avere poca distanza. Si tratta di “educazione intergenerazionale”, in cui nella stessa struttura piccoli ed anziani giocano insieme, tra favole, lezioni di cucina, attività manuali e molto altro.
Il direttore Chini ha poi ricordato il progetto Fare (Formare assieme responsabilmente) che ha coinvolto, sul tema della solitudine, molte componenti della comunità, e ha prodotto la nascita di gruppi di auto mutuo aiuto. Un’esperienza riuscita che può essere vista come un modello. Un’altra iniziativa della Civica è stata la creazione di un ambiente protesico, cioè di un sistema tecnologico che garantisce il controllo dell’ospite senza sottoporre i sanitari ad un’eccessiva carica di stress. Un’esperienza, ha ricordato, che si vorrebbe estendere anche alle abitazioni degli anziani. Infine, il direttore della Civica, ha detto che si deve pensare in futuro a strutture piccole che permettano di far stare gli anziani nel loro ambiente, restituendo i servizi ai territori.