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Il presepe trentino in piazza San Pietro. Il Papa: "Vaia è stato un allarme del Creato"

Delegazione trentina a Roma per l'inaugurazione del presepe fatto dagli artigiani di Scurelle

Delegazione trentina in Vaticano da Papa Francesco per l'inaugurazione del presepe di piazza San Pietro, fatto in Trentino. Nella cerimonia il Santo Padre ha rivolto un augurio a tutti i trentini, ricordando anche la tempesta Vaia dell'anno scorso, che causò due vittime ed ingenti danni al patrimonio boschivo ed infrastrutturale.

Papa Francesco: "Vaia è stato un allarme del Creato"

"Rivolgo un incoraggiamento alle vostre popolazioni che un anno fa hanno subito una tremenda calamità naturale con la tempesta Vaia. Questi sono segnali di allarme del Creato, che ci invitano ad assumere subito decisioni efficaci per difendere la nostra casa comune. Il presepe e l'albero che ci avete donato per questo Santo Natale saranno ammirati nei prossimi giorni dai cittadini di tutto il mondo, per laloro bellezza ma soprattutto per la forza del loro messaggio. Il presepe, che contiene elementi architettonici propri del Trentino, ed tronchi di legno posti lungo il percorso di accesso, sottolineano la precarietà nella quale si trovò la Sacra Famiglia nella notte di Betlemme. Questi simboli universali, che ho ricordato nella mia Lettera sul valore del presepe, ci richiamano al nostro dovere di essere solidali, e di donarci gli uni agli altri". Questo il messaggio.

Il Papa ha ricevuto la delegazione composta dal presidente all'arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi, dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, e naturalmente dagli artigiani di Scurelle, in Valsugana, dalle cui mani sapienti ha preso forma il presepe che rimarrà in piazza San Pietro fino al 12 gennaio 2020.

Dopo l'albero di Natale donato al Vaticano dalla val Campelle nel 2016, quindi, di nuovo la Valsugana e in particolare la comunità di Scurelle è protagonista delle festività natalizie a Roma, nel cuore della cristianità, con il presepio allestito dal Comune, dal Comitato Amici del Presepio, e da almeno una settantina di volontari che hanno dato il loro contributo all'iniziativa. Un presepio che si compone di 23 statue scolpite dall'artista Felix Deflorian, e che occupa uno spazio di quasi 200 metri quadrati, trasportato dal Trentino a Roma con tre autoarticolati  assieme a una ventina di Vigili del Fuoco, e poi riassemblato dai volontari del Comitato, presieduto dall'instancabile Ivo Tomaselli, con l'aiuto dell'architetto Lanfranco Fietta. Il tipico paese trentino, ricostruito a grandezza di presepio, contiene anche il legno degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia lo scorso anno. 

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