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Bentornato, Giro d’Italia: ecco le due tappe attese in Trentino

Il 23 maggio domineranno gli scalatori con l’arrivo in Bondone, il giorno dopo si parte da Pergine

Non c’è Trentino senza Giro d’Italia. E, diciamolo, non c’è nemmeno Giro d’Italia senza Trentino. Sono state presentate nella mattinata di giovedì 10 novembre le due tappe che la gara ciclistica più famosa della nazione porterà nel territorio.

Un territorio, come è stato ricordato, al cui dna appartengono le due ruote. E che, in fatto di ciclismo così come di altri sport, deve davvero per quanto riguarda turismo e indotto. D’altronde, lo ha ricordato anche il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni, il Giro è uno straordinario vettore di promozione turistica.

E proprio il 23 e 24 maggio si attende un boom di aficionados, trentini e non, che riempiranno le location che, in quei due giorni, verranno toccate dalla sedicesima e dalla diciassettesima tappa dei ciclisti a caccia di maglia rosa.

La prima partirà da Sabbio Chiese, nel bresciano, ed è la classica tappa per scalatori. Inizio in scioltezza sul Garda, poi da Riva si fa sul serio: salita al passo di Santa Barbara, Rovereto con annessa passerella davanti al Mart, Vallarsa e poi l’arrivo in Bondone, passando per Aldeno. Pendenze dal 10 al 12%, con picchi anche del 16%.

Una tappa raccontata nel dettaglio dai ciclisti Edoardo Zambanini e Gilberto “Gibo” Simoni, uno che il Giro d’Italia sa come si corre (e come si vince).

Più in scioltezza quella del giorno dopo: tappa che sorride ai velocisti, con partenza da Pergine, quindi Levico, Roncegno, Borgo Valsugana e poi sempre più in discesa fino a Caorle, in provincia di Venezia.

C’è grande attesa per questo doppio appuntamento, come ha confermato l’assessore allo sport e al turismo Roberto Failoni: “Vogliamo dare l’opportunità di visibilità e conoscenza a quei territori magari meno noti ma che sapranno intercettare le esigenze di turisti e appassionati. Ci attendiamo un indotto di 52 milioni di euro di visibilità delle due tappe, ben superiori ai 48 degli Europei di ciclismo. Questo conferma che la nostra è una terra a forte vocazione di turismo e sport”.

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