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Predazzo, la casa della comunità con i fondi del Pnrr

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza trentino prevede la costruzione di 10 case della comunità per un totale di 15 milioni di euro stanziati

Come spiegato giovedì 17 febbraio in Consiglio provinciale dall'assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, alla sanità trentina andranno 65 milioni di euro dei 1,26 miliardi di euro previsti per il territorio dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tra gli interventi previsti, "l'adeguamento strutturale e la riorganizzazione di strutture e servizi tramite 10 case della comunità", come stabilito dalla riforma sanitaria provinciale, per un totale di 15 milioni di euro.

Una delle 10 case della comunità sarà quella di Predazzo, in val di Fiemme, che diverrà un punto di riferimento sul territorio per la promozione, la prevenzione della salute e la presa in carico dei pazienti, in particolare dei malati cronici. A breve Provincia, Comune e Apss sottoscriveranno un protocollo d'intesa che consentirà di intercettare per la sua realizzazione i fondi del Pnrr.

"La casa - spiega l'assessore provinciale alla Salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana - dovrà diventare il punto unico di accesso dei servizi sanitari e socio-sanitari del territorio in coordinamento con la rete ospedaliera, sia per le prestazioni sanitarie, sia per le valutazioni dei bisogni socio-sanitari in raccordo con i servizi sociali e assistenziali".

"Questo progetto ci consente di dare una risposta importante ai nostri cittadini, in termini di salute e di presa in carico direttamente sul territorio, e di ottimizzare il patrimonio pubblico esistente attraverso un virtuoso processo di permuta", ha detto il sindaco di Predazzo Maria Bosin.

Per realizzare la struttura ci vorranno quattro anni: come tutti i progetti del Pnrr, anche questo dovrà infatti concludersi entro il 2026. La casa della comunità di Predazzo sorgerà sui terreni di proprietà del Comune che cederà a titolo gratuito all'Apss. Di contro, la Provincia cederà al Comune il poliambulatorio in corso Degasperi, al termine del trasferimento delle attuali funzioni che saranno spostate nella casa della comunità. Nell'ex poliambulatorio sarà realizzata una nuova mensa a servizio delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.

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