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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Un trentino su 10 a rischio povertà energetica

In totale sono almeno nove milioni gli italiani in crisi a causa dei prezzi dell'energia

Il quadro è fosco: sono almeno 9 milioni gli italiani a rischio povertà energetica. Lo sostiene la Cgia di Mestre sugli ultimi dati disponibili del Rapporto Oipe 2021. Dati allarmanti, anche perché sottodimensionati, poiché sono stati calcolati ben prima dello shock energetico scoppiato nel Paese a partire dalla seconda metà del 2021.

In base a una nuova elaborazione della Cgia, si stimano in condizioni di povertà energetica i nuclei familiari che non riescono a utilizzare con regolarità l'impianto di riscaldamento d'inverno, quello di raffrescamento d'estate e, a causa delle precarie condizioni economiche, non dispongono o utilizzano saltuariamente gli elettrodomestici a elevato consumo di energia (lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, aspirapolvere, microonde, forno elettrico, etc.).

Nell'identikit delle famiglie vulnerabili energeticamente spesso troviamo quelle con un elevato numero di componenti che risiedono in alloggi in cattivo stato di conservazione, con il capofamiglia giovane, spesso inoccupato e/o immigrato.

La mappa

A livello geografico la situazione più critica si verifica soprattutto nel Mezzogiorno: in questa macro area la frequenza della povertà energetica è la più elevata d'Italia e interessa tra il 24 e il 36 per cento delle famiglie residenti in questo territorio. 

La situazione migliora man mano che si risale la penisola. Nella fascia a rischio medio-bassa (tra il 10 e il 14 per cento delle famiglie coinvolte), notiamo il Lazio e alcune regioni del Nord: Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta.

Nella fascia più bassa, infine, quella che comprende un numero di nuclei familiari in difficoltà che va dal 6 al 10 per cento del totale, annovera la Lombardia, il Veneto, l'Emilia Romagna, la Toscana e il Trentino Alto Adige.

Stima rischio povertà energetica regioni italiane-2

In Trentino-Alto Adige si stimano tra un minimo di 65mila e un massimo di 108mila persone in povertà energetica. Un dato comunque allarmante se si considera che la popolazione regionale è composta da poco più di un milione di persone: fino a un decimo della popolazione è a rischio.

L'aumento esponenziale dei prezzi delle bollette previsto per il prossimo autunno potrebbe peggiorare notevolmente la situazione economica di tantissime famiglie, soprattutto quelle composte da lavoratori autonomi. Nel ricordare che il 70 per cento circa degli artigiani e dei commercianti lavora da solo, ovvero non ha né dipendenti né collaboratori familiari, moltissimi artigiani, piccoli commercianti e partite Iva stanno pagando due volte lo straordinario aumento registrato in questi ultimi 6 mesi dalle bollette di luce e gas. La prima come utenti domestici e la seconda come piccoli imprenditori per riscaldare/raffrescare e illuminare le proprie botteghe e negozi. E nonostante le misure di mitigazione introdotte in questi ultimi mesi dal Governo Draghi, i costi energetici sono esplosi, raggiungendo livelli mai visti nel recente passato.

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