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Nuova piscina olimpionica, l'appello di Fin e società sportive: "Basta giri di parole e rinvii"

Anche la federazione chiede di accelerare sul progetto, ma critica l'assenza della piattaforma per i tuffi

Il sindaco di Trento Franco Ianeselli lo aveva detto da subito: "Dovendo fare i conti con le risorse disponibili, la nuova piscina non conterrà tutto e forse non accontenta tutti". Concetto ribadito lunedì 15 novembre durante la conferenza stampa post giunta nella quale è stato ufficializzato il progetto delle Ghiaie, che già così vale 10,7 milioni: "Non faremo la piattaforma per i tuffi, perché questa aggiunta farebbe lievitare i costi in modo considerevole".

Nello specifico dei tuffi, la scelta non è andata giù al comitato provinciale trentino della Federazione italiana nuoto, che in una lettera aperta al sindaco Ianeselli e all'assessore allo sport Salvatore Panetta, critica la decisione: "La proposta discussa fino a qualche settimana fa prevedeva la realizzazione di uno spazio che dava soddisfazione alle varie esigenze, partendo dalla predisposizione di una serie di trampolini da 1 metro e 3 metri fino alla realizzazione di una piattaforma a diverse altezze compresa quella da 10 metri e relativa vasca. Il venir meno di tale prospettiva, considerata l’attuale disponibilità di strutture obsolete e inadeguate e di spazi assolutamente insufficienti - evidenzia la Federazione - non permette il pieno sviluppo del movimento".

In ogni caso, sottolineano i vertici del nuoto provinciale, non è il momento di "giri di parole, interpretazioni, azioni volte alla polemica sterile o alla ricerca di soluzioni di compromesso al ribasso che non ci porterebbero realmente da nessuna parte". La lettera aperta è firmata dal presidente del comitato provinciale della Fin, Cristian Sala, e dai presidenti delle società sportive con sede nel capoluogo (Rari Nantes Trento, Buonconsiglio nuoto, Nuotatori trentini e Team nuoto Trento).

"Chiediamo che si individui nei tempi più rapidi possibili la soluzione progettuale definitiva, senza ulteriori rinvii o perdite di tempo, e che nel definirla si facciano scelte lungimiranti e di prospettiva, non trovandoci, magari fra qualche tempo, a dover rincorrere soluzioni di ripiego che ad oggi potrebbero invece rientrare a pieno titolo, in modo organico, nel progetto e nella sua successiva realizzazione" scrivono.

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