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Val Venegia: un'escursione per tutti (bambini compresi) ai piedi delle Pale di San Martino

Con il documentario "Venìa" questa amena valle dolomitica ha accresciuto la propria fama di "paradiso accessibile". Il segreto di tanto successo: un dislivello modesto, ad una quota relativamente alta, e due malghe ristoro da non perdere

Ai piedi delle Dolomiti camminando... in piano. Sembra un sogno ma è realtà: siamo in Val Venegia, una piccola valle glaciale del Trentino, precisamente una laterale della Val di Fiemme. Percorsa dal torrente Travignolo la valle è un vero e proprio giardino botanico. Imboccandola e percorrendola fino alla fine ci si trova davanti ad uno spettacolo indescrivibile: le Pale di San Martino. Eccole là, le iconiche regine di questo complesso dolomitico. Il loro profilo accompagna un'escursione lunga ma, come detto, senza particolari salite.

La particolarità dell'itinerario che percorre la valle, infatti, è lo scarsissimo dislivello. Caratteristica che la rende particolarmente accessibile a tutte le tipologie di camminatori, famiglie con bambini comprese. Immortalata nel cortometraggio "Venìa", protagonista all'ultima edizione del Trento Film Festival, la Val Venegia, già amatissima dai trentini, ha accresciuto la propria fama di "paradiso accessibile". A buon diritto: i 500 metri di dislivello sono distribuiti su un percorso di 14 chilometri, proporzione che rende l'escursione... una passeggiata. Volendo accorciare il percorso è possibile arrivare in auto fino a Malga Venegia, dimezzando così sia la lunghezza che il, poco, dislivello.

La partenza è dal parcheggio di Pian dei Casoni dove si lascia l'auto, a pagamento, per partire alla scoperta di questo luogo da cartolina. La fama paesaggistica va di pari passo con quella gastronomica, condivisa dai due punti ristoro presenti nella valle: Malga Venegia e Malga Venegiota. Una fama, meritatissima, che però impone l'accortezza di una prenotazione telefonica prima della partenza. Chi non ne avesse abbastanza può proseguire fino al rifugio Mulaz o fino all'iconica Baita Segantini, senza dimenticare che la valle rientra nel Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino e quindi è sottoposta a regole speciali che comportano, in certe zone, il divieto di uscire dal sentiero.

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