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Il caso

Gli occhi del mondo sul Gemelli: come sta davvero il Papa?

L’infezione respiratoria di Francesco lo ha costretto a un ricovero nel policlinico capitolino, dove resterà per alcuni giorni

All’inizio si era parlato di controlli programmati in merito al ricovero di Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma avvenuto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 29 marzo. Considerata l’età (il Pontefice compirà 87 anni a dicembre, ndr) e gli acciacchi fisici degli ultimi tempi, la notizia non ha destato eccessiva apprensione.

Le cose, però, sono cambiate quando dalla Sala Stampa della Santa Sede, nel corso della serata, il direttore Matteo Bruni ha fatto sapere che Bergoglio nei giorni scorsi “ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e si è recato al Policlinico Gemelli per effettuare alcuni controlli medici. L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l'infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera”.

Il Papa, si apprende, ha già completato tutti gli esami previsti: al momento, la sua situazione non desterebbe eccessiva preoccupazione. Nonostante ciò, gli occhi del mondo sono, evidentemente, puntati sul Policlinico Gemelli, e più in particolare sull’appartamento al decimo piano della struttura, il cosiddetto “appartamento dei Papi”, quello in cui è ricoverato Francesco. In fondo si sa, l’attenzione sulle condizioni di salute di un Papa, ovviamente, è sempre altissima. Mentre si è fatto spazio nella fitta agenda del Pontefice, è normale che si stia pensando alle celebrazioni di Pasqua; altrettanto normale pensare che in Vaticano si stiano valutando delle soluzioni alternative, qualora Francesco necessitasse di qualche giorno in più di controlli e, successivamente, di riposo.

Mai come in questo momento tornano quindi in auge le parole che ha detto lo stesso Bergoglio nel corso del decimo anniversario del suo pontificato, celebrato lo scorso 13 marzo, in cui aveva considerato che, se stanchezza e il dolore fisico avrebbero avuto la meglio, uniti alla “mancanza di chiarezza e del saper valutare le situazioni”, Francesco avrebbe preso in considerazione l’ipotesi delle dimissioni, dogma di fatto sdoganato dal suo predecessore, Benedetto XVI.

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