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Strategia

Pandemia influenzale: così la Provincia controllerà la diffusione del virus

Si tratta di un piano strategico di preparazione e risposta che è stato adottato dalla conferenza Stato-Regioni e recepito dalla Pat

Come comportarsi davanti alla pandemia? Come organizzare le energie e risponde efficacemente? La domanda che in molti si sono fatti in questi due anni di emergenza sanitaria ora potrebbe aver trovato una effettiva risposta concreta con il piano strategico di preparazione e risposta che è stato adottato dalla conferenza Stato-Regioni e adottato a fine febbraio dalla Giunta provinciale trentina. 

"Il PanFlu provinciale è uno strumento operativo che traduce a livello locale le indicazioni del piano nazionale: esso punta a rafforzare la preparazione di fronte a una possibile pandemia e, quindi, a controllare l'eventuale diffusione del virus e garantire un'assistenza adeguata - commenta l'assessore alla salute Stefania Segnana -. A inizio mese il Ministero della salute ci ha restituito l’analisi preliminare del nostro PanFlu, quindi nel corso una riunione straordinaria della Commissione Salute si era concordato che tutte le Regioni e Province autonome avrebbero dovuto adottare una prima versione del piano pandemico entro fine mese, da aggiornare nei prossimi mesi in coordinamento con l'autorità nazionali, concluso lo stato di emergenza per il Covid".

Le pandemie influenzali, ricorda la Pat in una nota, sono eventi imprevedibili ma ricorrenti che possono avere un impatto significativo sulla salute, sulla comunità, e sull'economia di tutto il mondo, come recentemente si è verificato anche in occasione dell’emergenza Covid-19. Sono situazioni che si verificano quando emerge un nuovo virus influenzale contro il quale le persone hanno poca o nessuna immunità e si diffonde in tutto il mondo. Negli ultimi 100 anni, la popolazione mondiale ha dovuto affrontare molte pandemie, dalla Spagnola nel 1918, fino alla pandemia per Sars-Covid-2, ciascuna delle quali ha causato milioni di morti. La natura variabile e mutevole dei virus influenzali obbligano a rafforzare la preparazione per la gestione delle minacce sanitarie, imponendo una preparazione ed una pianificazione attenta, per mitigare il rischio e l’impatto delle eventuali pandemie influenzali.

Il piano indica gli elementi essenziali di cui i decisori e i professionisti coinvolti devono essere consapevoli, inoltre ha lo scopo di facilitare, oltre al processo decisionale, anche l'uso razionale delle risorse, l'integrazione, il coordinamento degli attori coinvolti e la gestione della comunicazione. L'obiettivo è rafforzare la preparazione per affrontare una futura pandemia in modo da:

  • proteggere la popolazione, riducendo il più possibile trasmissibilità, morbilità e mortalità;
  • tutelare la salute degli operatori sanitari e del personale coinvolto;
  • ridurre l'impatto della pandemia influenzale sui servizi sanitari e sociali e assicurare il mantenimento dei servizi essenziali;
  • preservare il funzionamento della società e delle attività economiche.

Com'è strutturato il paino PanFlu

Il piano PanFlu provinciale è strutturato in due sezioni:

  • la prima parte, definisce il quadro generale, le figure di riferimento ed i loro compiti; nel dettaglio viene identificata la catena di comando e la composizione dell'Unità di Crisi e del Comitato pandemico provinciale: l'Unità di Crisi è una struttura di raccordo fra l'Autorità politica provinciale e l'Azienda sanitaria, mentre il Comitato si occupa del coordinamento organizzativo operativo.
  • la seconda parte, descrive le fasi pandemiche e gli interventi.

Al piano sono poi allegate le procedure operative che costituiscono parte essenziale del documento programmatico, aggiornabili periodicamente.

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