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Ospedale di Cavalese, Fratelli d'Italia raccoglie le firme per la ristrutturazione

"No a nuove strutture in altre sedi" dice il consigliere Cia

Le intenzioni della Giunta provinciale in merito al futuro dell'ospedale di Cavalese sono attese per la convocazione dell'assemblea legislativa il prossimo 26 ottobre: in quell'occasione, come richiesto dai gruppi di minoranza, ci saranno le comunicazioni del governo provinciale sulla struttura sanitaria della valle di Fiemme.

Nella scorsa legislatura, era stata finanziata la realizzazione di una nuova struttura adiacente a quella esistente. Decisione che era stata confermata, in un primo momento, anche dall’attuale Giunta provinciale. Tuttavia, evidenzia l'opposizione chiedendo chiarimenti, il relativo finanziamento è stato rimosso dai previsti capitoli del bilancio provinciale ed è stato invece proposto un progetto di 'partenariato pubblico-privato' su di un’area non destinata a servizi sanitari.

Nel frattempo, Fratelli d'Italia, tramite il consigliere provinciale Claudio Cia e il presidente del circolo cittadino Adriano Vettore, ha cominciato a raccogliere le firme per chiedere alla Provincia di proseguire con il progetto di ristrutturazione del presidio ospedaliero, "abbandonando qualunque ipotesi che preveda la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera in differente sede". La raccolta firme per la petizione proseguirà poi nelle prossime settimane con i gazebo di sabato 23 ottobre davanti all’ospedale di Cavalese, sabato 30 ottobre a Moena in Piazza De Sotegrava e sabato 6 novembre a Cembra sul viale principale.

"I recenti sviluppi sull’Ospedale di Cavalese - sottolinea il consigliere Cia - confermano quanto avevo evidenziato già nelle scorse settimane, ovvero una vicenda dalle tinte fosche per un progetto calato dall’alto tenendo per mesi all’oscuro la popolazione, e su cui tuttora vi sono più domande che risposte. La realizzazione di una nuova struttura ospedaliera dovrebbe necessariamente passare per un coinvolgimento dei professionisti sanitari e della popolazione locale, invece si antepongono le esigenze del mattone a un piano strategico e strutturato per programmare la sanità di valle nei prossimi 20/30 anni".

La ristrutturazione dell’attuale ospedale, secondo l'esponente di Fd'I, è certamente la via più percorribile per avere una struttura completata in tempi ragionevoli, ad un costo di quattro volte inferiore al progetto da realizzare nella frazione di Masi, e che genera inoltre un importante indotto per tante attività e famiglie locali.

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