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Orso del Peller, Fugatti: "Nelle prossime ore ordinanza per abbatterlo"

L'animale non è ancora stato identificato

Verrà firmata nel giro di poche ore l'ordinanza per fare abbattere l'orso, non ancora identificato, che lunedì 22 giugno ha aggredito Fabio e Christian Misseroni, padre e figlio, sul Monte Peller, in valle di Non. Ad annunciarlo il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Ecco il testo dell'ordinanza.

L'orso sul Peller

Nel frattempo un'azione di presidio del territorio dove è avvenuta l'aggressione è stata assicura dal dirigente generale della Forestale provinciale, Romano Masè, che all'Ansa ha sottolineato anche come i residenti della zona verranno tenuti al corrente di evenutali aggiornamenti. Sono poi stati inviati al laboratorio della Fondazione Mach, a San Michele all'Adige, gli abiti dei due feriti, che serviranno ad identificare l'animale attraverso l'esame del Dna.

Attualmente non si sa se si tratti di un maschio o di una femmina. Per i risultati dell'esame, spiegano dalla Provincia, ci vorrà qualche giorno. In Trentino ci sono fra gli 82 ed i 93 esemplari di orso, ai quali si aggiungono i nuovi cuccioli. Questi numeri - secondo Fugatti -mettono in dubbio la possibilità di convivenza dell'orso con l'uomo. Di diverso avviso sono le associazioni animaliste che hanno chiesto di evitare l'ennesima azione contro i plantigradi, specificando che forse si è trattato di un'orsa che voleva proteggere i propri piccoli, ai quali le due vittime si sarebbero inconsapevolmente avvicinati.

“Il piano di azione per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi (Pa-Cobace)- ha detto Simone Stefani, presidente della Lav - prevede delle regole e una serie di interventi più o meno energici in base all’evento avvenuto e al comportamento dell’orso. In questo caso non si può affatto affermare di un attacco deliberato da parte del plantigrado e l’uccisione non è prevista dalle norme, oltre ad essere eticamente inaccettabile”.

"Purtroppo i presupposti sembrano portare invece verso finali scontati - continua Stefani - come le crudeli uccisioni di Daniza e di KJ2 e l’ergastolo a vita per M49-Papillon. Siamo comunque pronti a fare il possibile per opporci ad una nuova ingiustizia e per tutelare come sempre anche nelle aule dei tribunali il diritto a vivere liberi, nei loro boschi, di questi splendidi animali".

La questione sarà sottoposta al ministro dell'Ambiente Sergio Costa (M5S), ha detto il presidente Fugatti, "per avviare una discussione sulla prospettiva gestionale degli orsi che sta diventando sempre più insostenibile. Vogliamo dialogare con il Ministero, sapendo comunque che noi abbiamo una legge, la 9 del 2018, che ci consente ampi margini di manovra sulla gestione dei grandi carnivori". 

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