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Orsi trentini, la Provincia risponde agli attivisti: «Intrusione al Casteller: i responsabili della violazione saranno denunciati»

Il contrattacco: «La Provincia disapprova con fermezza l’intrusione al Casteller da parte di facinorosi»

Dura la risposta da parte della Pat (Provincia autonoma di Trento) al video-denuncia pubblicato dalle pagine social di Centro Sociale Bruno e Assemblea Antispecista e che è stato inviato alle redazioni lunedì 8 febbraio e che mostra la situazione all'interno del Casteller, dove si trovano 3 degli orsi per i quali vengono organizzati periodicamente sit-in e azioni diverso genere.

«La Provincia disapprova con fermezza l’intrusione al Casteller da parte di facinorosi» si legge nella nota pubblicata sul sito della Pat, «l’azione dei quali si commenta da sola. Intromettersi abusivamente in una proprietà privata con divieto di accesso, arrecando danni alle strutture della stessa, comporta illeciti penali con la denuncia all’autorità giudiziaria e l’adozione dei conseguenti atti».

Nel comunicato degli attivisti viene, inoltre, contestato quanto affermato dall’assessore Giulia Zanotelli a LA7, durante la puntata di Eden - Un pianeta da salvare, condotta da Licia Colò. L'assessore aveva dichiarato che gli orsi sarebbero stati in letargo.

«Quanto alla pretesa falsa informazione inerente lo stato di letargia degli orsi (tecnicamente definito 'ibernazione'), che sarebbe stata data dall’Amministrazione nelle settimane scorse, basterebbe un minimo di conoscenza sulla biologia dell’orso per evitare di divulgare l’ennesima informazione sbagliata» prosegue la nota della Provincia. «È noto infatti che lo stato di ibernazione che caratterizza l’orso è assai diverso da quello invece proprio di specie quali il ghiro o la marmotta che cadono in un vero e proprio letargo, un sonno profondo che dura alcuni mesi».

Ne è poi seguira la spiegazione dettagliata dello stato di ibernazione in cui si troverebbe il grande carnivoro. «L’orso in fase di ibernazione smette di assumere cibo, rallenta fortemente il proprio metabolismo e riduce quasi del tutto la propria attività, trascorrendo lunghi periodi assopito. Da questi si risveglia regolarmente, anche in natura, effettua piccoli spostamenti attorno alla tana ed è in grado di reagire tempestivamente ad eventuali disturbi provenienti dall’esterno. Che un orso abbia fatto capolino dalla propria tana, incuriosito e verosimilmente anche disturbato dagli ingenui suoi “paladini”, non può dunque sorprendere, se non appunto chi di orsi conoscenze non ha. Anche in cattività gli orsi, se correttamente gestiti dal punto di vista alimentare, praticano regolarmente l'ibernazione, come stanno facendo tutti e tre gli esemplari ospitati al Casteller».

La Provincia ha infine ricordato agli attivisti «l’inutilità della protesta in atto, essendo tecnicamente (si veda il recente Rapporto di Ispra e Muse) e giuridicamente non possibile in alcun modo procedere alla liberazione in natura di orsi oggetto di captivazione».

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