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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La questione, Ispra: "gli orsi pericolosi vanno trattati come tali"

Per la Provincia e l'Ispra non ci sarà alcuna rimessa in libertà di M57

L'Istituto per la protezione animali conferma la posizione della Provincia autonoma su M57. Il presidente Fugatti: ribadita la bontà del nostro approccio

Un braccio di ferro che non finisce più, quello sul trattamento degli orsi in Trentino. Nella mattinata di giovedì 18 novembre, l'ufficio stampa della Pat (Provincia autonoma di Trento) ha divulgato una nota in cui rivelerebbe il parere di Ispra in merito agli orsi, quelli ritenuti "pericolosi". 

"Gli orsi pericolosi vanno trattati come tali e per essi occorre considerare azioni come la rimozione, la captivazione permanente o l'abbattimento, oltre che la cattura con rilascio allo scopo di spostamento e/o radiomarcaggio". Questa la risposta dell'Ispra alla Provincia autonoma in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato del 3 novembre scorso su M57, nella quale i giudici amministrativi hanno invitato l'amministrazione provinciale a "valutare la liberazione dell'orso con radiocollare".

La sentenza

Il Consiglio di Stato, la cui sentenza è stata resa pubblica a inizio novembre, seconod Enpa e Oipa riconosce che le condanne all'ergastolo dei grandi carnivori sono la strada sbagliata, mentre l'unica percorribile è quella della convivenza. Il Consiglio di Stato aveva infatti affermato che "la Provincia di Trento, consultata preventivamente l’Ispra, nell’esecuzione della presente sentenza dovrà pertanto valutare se le condizioni attuali dell’esemplare M57 abbiano inasprito l’aggressività dello stesso al punto da suggerire l’adozione di misure diverse dalla sua liberazione. In particolare, nell’ottica della tutela dell’incolumità pubblica ispirata al principio di proporzionalità e alla tutela delle condizioni dell’animale come garantita dalle fonti primarie (anche di rango comunitario), l’amministrazione, con il ridetto supporto istruttorio, in sede di esecuzione della presente sentenza dovrà valutare se - avuto riguardo alle accertate condizioni, e ove sussistente al reale livello di pericolosità dell’esemplare - sia praticabile la liberazione con radio collare, ovvero la soluzione analoga a quella in precedenza adottata per l’esemplare DJ3".

La relazione di Ispra

La Provincia, partendo da quanto accaduto in passato e da quanto denunciato contro l'esemplare, scrive che: "M57, resosi autore di un'aggressione a un giovane carabiniere e di altri comportamenti problematici (in 7 casi ha seguito insistentemente delle persone, in almeno 2 casi ha stazionato a lungo in centri abitati, in almeno 5 casi ha manifestato particolare confidenza permanendo nelle immediate vicinanze di persone), viene classificato da Ispra nella risposta alla Provincia autonoma 'al massimo livello di problematicità, situazione per la quale il Pacobace (documento di riferimento per la gestione dell'orso bruno) prevede, come possibili azioni suggerite, anche la cattura per captivazione permanente o l'abbattimento, oltre che la cattura con rilascio allo scopo di spostamento e/o radiomarcaggio'. Ispra ricorda di aver analizzato nel rapporto redatto in collaborazione con il Muse il comportamento degli orsi problematici, classificandoli in 'orsi potenzialmente pericolosi' per cui 'si suggerisce un'attenta valutazione di ogni singolo caso, il monitoraggio intensivo e la tempestiva messa in atto delle azioni di prevenzione e dissuasione" e in "orsi ad alto rischio per i quali - scrive ancora Ispra- è suggerita la rimozione immediata".

Da tutte queste premesse, la libertà per l'orso sembra essere ormai esclusa totalmente, un'unica strada potrebbe essere un'altra struttura di contenimento, non di certo la natura. L'Ispra, come si legge nella nota della Pat, conclude la sua relazione affermando che "si ritiene che un'eventuale reimmissione in natura dell'individuo M57 possa comportare significativi rischi di sicurezza per l'uomo" e che "in alternativa al rilascio in natura, si ritiene tecnicamente accettabile la traslocazione in altra struttura idonea al contenimento dell'esemplare".

"La risposta di Ispra - evidenzia il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti - ribadisce la bontà dell'approccio dell'amministrazione provinciale rispetto agli orsi pericolosi e in particolare per quanto riguarda M57. La nostra volontà resta quella di tutelare i cittadini da possibili rischi derivanti da orsi divenuti eccessivamente confidenti nei confronti dell'uomo. Si tratta di una responsabilità alla quale non intendo venir meno".

La storia di M57

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