rotate-mobile
Il confronto

Gestione degli orsi in Trentino, il caso arriva in Parlamento (e in diretta Rai)

Fratelli d'Italia chiederà conto della situazione direttamente al ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin

Il caso degli orsi in Trentino arriva in Parlamento e in diretta sulla Rai (Radio televisione italiana) con un’interrogazione scritta da parte del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia.

Poco dopo le 14 infatti, alla Camera dei deputati, è previsto l’intervento dei deputati con l’interrogazione a prima firma Alessandro Urzì. I meloniani chiederanno conto della situazione direttamente al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che risponderà nell’immediato. Al ministro poi seguirà una replica dell’onorevole Urzì, che avrà tempo due minuti al massimo.

Cruciani: "Favorevole all'uccisione dell'orsa, ma hanno vinto gli animalisti"

L’interrogazione a Montecitorio ripercorre il progetto Life Ursus, realizzato dal Parco Adamello-Brenta, la Provincia autonoma di Trento e l’Istituto nazionale della fauna selvatica. Oltre venti anni fa, nel periodo 1999-2002, sono arrivati i primi orsi sloveni. Attualmente gli esemplari sono oltre 120, concentrati esclusivamente nel Trentino occidentale.

L'interrogazione 

Secondo Fratelli d’Italia, "rappresentano un problema per l'uomo e l’economia poiché attratti anche dalle colture e allevamenti della zona, spingendosi fino a valle, condividendo aree frequentate da escursionisti. Fatto grave, ripetutamente segnalato da sindaci e cittadini. Il progetto Life Ursus prevedeva la diffusione di orsi sul territorio, comprese le regioni confinanti, che non è avvenuta".

Si fa riferimento poi alla questione giudiziaria, cioè ai due decreti di abbattimento di Maurizio Fugatti e i conseguenti stop del tar. Una battaglia nata dopo l’uccisione di Andrea Papi da parte dell’orsa JJ4. "L’ultimo caso, purtroppo mortale, di una serie numerosa di aggressioni subite da uomini avvenute fra Rabbi, Pinzolo, Cadine, Monte Peller e Andalo, questi ultimi solo per puro caso non mortali - si continua a leggere nel documento -; si rende necessario, ad avviso degli interroganti, adottare iniziative quali la legalizzazione dello spray al peperoncino in dosaggio anti orso, come già avviene in Paesi che ospitano parchi naturali di insediamento di grandi predatori, a esclusivo uso di autodifesa, con regole di ingaggio certe, e altre efficaci misure di prevenzione poste in essere dalle autorità locali preposte come l'incremento dell'assistenza fornita da guardia orsi altamente professionalizzati e dotati di presidi tecnologici adeguati, da finanziare urgentemente, per garantire celermente e in sicurezza il trasferimento non solo degli esemplari problematici di orso, ma anche quelli presenti in sovrannumero rispetto alla capacità massima del territorio".

Per questo il partito di Giorgia Meloni chiede al ministro Fratin "se intenda concertare con le regioni e le province autonome decisioni quadro ampiamente condivise relative alle modalità di gestione della fauna predatoria in Trentino, valutando l'ipotesi di adottare le iniziative segnalate in premessa al fine di garantire al meglio l'incolumità di tutti i cittadini, residenti o turisti, e così rassicurare anche gli operatori economici delle aree a rischio".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gestione degli orsi in Trentino, il caso arriva in Parlamento (e in diretta Rai)

TrentoToday è in caricamento