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Dopo le proteste in piazza e il ricorso, il giudice dà ragione ai sindacati: nulla l'ordinanza di Fugatti sui nuovi orari dei dipendenti provinciali

Alla mobilitazione dei giorni scorsi avevano aderito Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fenalt

Dopo le mobilitazioni in piazza e il ricorso presentato dai sindacati, il giudice del lavoro ha dato pienamente ragione ai lavoratori annullando l'ordinanza del presidente Maurizio Fugatti sui nuovi orari dei dipendenti provinciali. 

Le sigle sindacali sottolineano come la decisione fosse stata presa dalla giunta unilateralmente senza che ci fosse alcun tipo di confronto. E il giudice Flaim ha in effetti revocato la deliberazione della Provincia e la  circolare del dirigente generale del Dipartimento Organizzazione, Personale e Affari generali. I provvedimenti quindi non avranno più alcun effetto.

L'ordinanza di Fugatti, per ridurre il numero di persone negli uffici, prevedeva turni di cinque ore per cinque giorni alla settimana in presenza, più il restante monte ore (per arrivare alle 36 settimanale contemplate dal contratto) da recuperare tra smartworking e lavoro venerdì pomeriggio e sabato mattina. 

I segretari di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil Fpl enti locali e Fenalt dopo essersi detti soddisfatti per la sentenza del giudice del lavoro di Trento in merito alla vertenza su orari e tempi del lavoro degli impiegati provinciali, hanno chiesto alla Provincia di tornare al tavolo di concertazione. 

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