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La storia / Drena

Dall'ospedale alla vetta del Monte Bianco: Omar "riparte da zero"

Una nuova, avvincente, impresa sta per essere affrontata dalla guida alpina a meno di due mesi dal suo intervento

Dalla sala operatoria al monte Bianco. Riparte da zero Omar Oprandi, sportivo, guida alpina e ideatore di questo ultimo progetto di rinascita sbocciato in Trentino e che toccherà le acque del lago di Garda, le pianure e, infine, la montagna. Omar è nato il 26 febbraio del 1965 in provincia di Bergamo, ma da oltre vent’anni il Trentino è diventato la sua casa e il luogo in cui lavora.

L’amore per lo sport e le montagne è nato quando Omar era solo un ragazzino, tra quei sentieri in cui seguiva il padre che gli ha trasmesso la passione e che lo porta a 57 anni, dopo due operazioni a non fermarsi e, anzi, a ideare qualcosa di nuovo e stimolante. Il suo progetto si chiama proprio “Ripartire da zero” e contiene dentro di sé un potente messaggio di incoraggiamento e di sprono per tutti, perché lui ci crede fortemente in quel “volere è potere” che spesso ci si ripete davanti a ostacoli e prove da affrontare.

Dall’ospedale al Monte Bianco

Omar Oprandi in ospedale-2

Operato a entrambe le anche, alla destra nel 2019 e alla sinistra a metà marzo del 2022, era ancora in ospedale Omar quando ha deciso che la sua riabilitazione sarebbe andata oltre, avrebbe toccato sport e ambienti diversi. “La prima delle anche è stata operata per una vecchia lussazione nel 2019 - racconta -, l’altra è stata operata il 14 marzo di quest’anno, avevo fatto una caduta sugli sci anni fa e poi con l’usura è peggiorata”. Anche se l’impresa, di scopo e non di tempistica, lo vedrà partire in sella alla sua bici da Drena martedì 3 maggio, la riabilitazione è iniziata già dai primi istanti in cui Omar è riuscito a rialzarsi e a ripartire con camminate, esercizi e tantissima motivazione.

“Ripartire da zero”: il percorso

Il percorso del progetto racchiude le tre attività che Omar predilige: la barca a vela, la bicicletta e lo scialpinismo. “Partirò da Drena, da dove abito, in bicicletta e arriverò al porto San Nicolò di Riva del Garda per salire in barca fino a Salò – spiega -. Poi riprenderò in mano la bicicletta e percorrerò le strade del nord Italia fino ad arrivare a Courmayeur, a 1.224 metri”. Successivamente lo sportivo si sposterà in Francia e si dedicherà alla salita, per chiudere l’esperienza con la sua passione per lo scialpinismo, toccando la cima a una quota di 4mila e 810 metri sopra il livello del mare. Sul Monte Bianco, ma in tutto il percorso, Omar verrà affiancato da alcuni amici, anche loro sportivi, che hanno deciso di prendere parte all’avventura.  

Ripartire da Zero, il percorso-2

È forte la voglia di vivere di Omar, basti pensare che questo progetto di rinascita lo ha elaborato quando era in ospedale, dopo essere stato operato. “Ero in ospedale operato, sapevo che avrei dovuto recuperare in qualche maniera e stavo iniziando questa riabilitazione - racconta -. Avevo già in mente di salire sul Monte Bianco con delle persone con le quali avevo accordi di andarci a maggio. Inizialmente l’operazione avrei dovuto farla verso fine maggio, ma poi le cose sono peggiorate ed è stata anticipata. Poi ho capito che sarei riuscito a farla comunque ed è partito il tutto”.

Omar Oprandi-2

Il protagonista di questa storia avvincente ha già, sicuramente, tutte le carte in regola per affrontare l’impresa: un passato sportivo dorato, una passione viscerale per la montagna e lo sport, ma soprattutto una voglia di vivere a pieno la sua vita, usando tutte le sue energie e tutta la forza che ha dentro di sé. “È bello nella vita avere obiettivi - conclude Omar -, ideali e qualcosa in cui credere. Nel caso di una riabilitazione è, a parer mio, uno sprono a credere molto di più in te stesso, a fare gli esercizi giusti e a non rimandare al giorno dopo”.
 

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