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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Olimpiadi 2026, la protesta degli ambientalisti contro gli ecomostri

Manifestazione oggi a passo Giau sostenuta anche da Italia nostra Trento

Una mega struttura alberghiera da 45mila metri cubi di volume nel bel mezzo delle Dolomiti bellunesi. Un investimento immobiliare che la Giunta regionale veneta sembra avvallare e contro cui oggi, domenica 5 giugno, circa 200 persone hanno protestato.

Gli ambientalisti si sono ritrovati questa mattina a passo Giau, dove dovrebbe sorgere il mega albergo, nel bel mezzo del valico alpino delle Dolomiti che collega i comuni di Colle Santa Lucia e Selva di Cadore con Cortina d'Ampezzo, a 2.236 metri di altitudine.

Alla protesta "Assalto alle Dolomiti: non nel mio nome" ha aderito anche Italia nostra Trentino, assieme alla sezione di Sondrio e del Veneto, all’associazione Peraltrestrade Dolomiti, a Mountain wilderness Italia, al Wwf, a Libera Veneto, al gruppo promotore Parco del Cadore e all’Ecoistituto del Veneto dedicato ad Alexander Langer.

Manifestazione Passo Giau-2

La protesta degli ambientalisti (foto Marco Miloni)

La protesta, cominciata stamani con una marcia e terminata alle 13, è nata non solo per combattere quello che gli ambientalisti definiscono un ecomostro, ma anche per riportare al centro dell’attenzione l’impatto ambientale delle olimpiadi invernali di Milano, Cortina e Trento del 2026.

Per il territorio trentino si chiede soprattutto che le opere previste per ospitare le gare in val di Fiemme - dal centro di salto a Predazzo al centro del fondo al lago di Tesero, fino allo stadio di pattinaggio a Baselga di Pinè - vengano ridimensionate, non solo per contenerne l’impatto ambientale, ma anche quello economico e legato ai futuri costi di gestione.

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